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RAPPORTO 2012

Risorse e obiettivi: misurata la performance del Ministero della salute

Risorse e obiettivi: misurata la performance del Ministero della salute
Tra il 2012 e il 2014 riduzioni di stanziamenti per 222 milioni. Fra il 2011 e il 2012 il personale e sceso di 75 unità, passando da 2.214 a 2,139.
La XII Commissione Affari sociali ha esaminato il rapporto di performance per l'anno 2012 presentato  dal Ministero della Salute come previsto dalla legge n. 244 del 2007. Il documento è  predisposto dall'Organismo Indipendente di Valutazione e  dà conto del grado di realizzazione degli obiettivi di miglioramento, in relazione alle risorse assegnate.

L'Organismo valutatore ha giudicato positivamente gli obiettivi assegnati ai Centri di Responsabilità e alle strutture operative partendo dalle priorità politiche definite con atto di indirizzo del Ministro della Salute e declinate in obiettivi strategici e operativi, ritenuti complessivamente positivi i risultati (Tavola 3) in cui si espone la distribuzione del personale del Ministero della salute e si individua una riduzione di 75 unità, pari al 3,4 per cento, in linea con gli obiettivi di finanza pubblica. Il Rapporto rileva che le riduzioni degli stanziamenti, gli accantonamenti e l'indisponibilità di somme presenti in bilancio «hanno reso estremamente difficoltoso lo svolgimento di attività che rivestono un ruolo prioritario nel perseguimento degli obiettivi di politica sanitaria propri dell'amministrazione».
Le diverse norme approvate nel 2011 hanno portato a riduzioni di spesa di oltre 66 milioni di euro per il 2012, di 23 milioni nel 2013 e quasi 30 milioni del 2014. Tra l'altro, con la spending review sono stati stabiliti a carico degli stanziamenti di bilancio del ministero la riduzione di finanziamenti a enti e organismi pubblici (di ricerca e vigilati) per complessivi 5,2 milioni di euro per il 2012 e 8,7 milioni per ognuno degli anni a decorrere dal 2013. Per l'acquisto di beni e servizi, la spending review ha previsto per il 2012 una riduzione degli stanziamenti per 8,2 milioni e di 29 milioni a decorrere dal 2013.

Tuttavia, l'Organismo ha rilevato che le tecniche di assegnazione degli obiettivi e di valutazione della perfomance  risentono della difficoltà di misurare concretamente l'efficienza e l'efficacia dell'azione degli uffici ministeriali, e che la definizione degli obiettivi non è sempre coerente con la priorità politica individuata dal Ministro. Il rapporto evidenzia lacune, difficoltà nell'applicazione delle norme e criticità che condurrebbero anche ad anomalie contabili.

Per questo la Commissione Affari Sociali ha ritenuto opportuno formulare delle osservazioni per il miglioramento della performance:

1) il meccanismo di assegnazione degli obiettivi deve essere affinato in modo da garantire la coerenza tra le priorità politiche individuate dal Ministro e gli obiettivi operativi assegnati alle singole strutture e da abbracciare un numero di funzioni più ampio, al fine di consentire una migliore valutazione dell'efficacia e dell'efficienza dell'azione degli Uffici del Ministero;
2) pur comprendendo le difficoltà della pubblica amministrazione nel dare attuazione a politiche di contenimento della spesa molto severe, si richiama l'attenzione dell'Amministrazione sulla dichiarazione che si sarebbero costituiti debiti fuori bilancio;
3) sulle difficoltà incontrate e sulle lacune tecniche degli strumenti di gestione attualmente in atto, la Commissione XII ritiene che l'implementazione di un sistema di controllo di gestione, fondato su una attendibile contabilità analitica, potrebbe anche ritenersi non indispensabile nel valutare l'attività di un Ministero, ma se si sceglie di utilizzare questo strumento non è accettabile – anche in considerazione della scarsità numerica dei fattori produttivi impiegati – che la sua effettiva attivazione si protragga per anni;
4) la difficoltà nel costruire e applicare una corretta metodologia di valutazione non può essere giustificata dal fatto che, come osserva l'Organismo Indipendente: «le strutture ministeriali avversano l'impiego delle stesse misure come indicatori da collegare agli obiettivi strategici della Direttiva generale per l'attività amministrativa e la gestione, dal momento che il mancato raggiungimento dei risultati previsti avrebbe conseguenze sulla valutazione individuale del personale ai diversi livelli.». L'Amministrazione competente è invitata ad adottare gli opportuni provvedimenti per ottenere, da parte del personale dirigente, una maggiore adesione allo strumento di valutazione della performance.

Il Ministero della salute, oltre a quello della Difesa, è l'unico ad aver presentato al Parlamento il previsto rapporto di performance.