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PIANO 2013-2014

Antirabbica, obbligo per i cani verso la decadenza

Antirabbica, obbligo per i cani verso la decadenza
L'obbligo di vaccinazione nei cani nelle zone a rischio potrebbe decadere. Ipotesi avanzata durante l'ultima riunione dell'Unità di Crisi per la Rabbia Silvestre.
Su espressa richiesta del dirigente dei Servizi Veterinari della Provincia di Belluno, gli esperti dell'IZS delle Venezie, hanno sottolineato che la vaccinazione dovrà proseguire fino a febbraio del 2013 per rispettare l'obbligo di vaccinazione nei due anni successivi all'ultimo caso confermato nell'intera area a rischio. Dal prossimo 15 febbraio, quindi, dovrebbe venire meno l'obbligo di vaccinazione contro la rabbia per i cani di proprietà e gli animali da reddito destinati al pascolo.

L'ultimo caso di malattia risale al mese di febbraio del 2011 in Provincia di Belluno.

L'Unità di Crisi- secondo il verbale trasmesso dal Ministero della Salute il 15 gennaio alle Regioni e alle autorità competenti- ha posto l'accento sul piano biennale di vaccinazione (2013-2014) che verrà svolto solo nella Regione Friuli Venezia Giulia lungo il confine con la Slovenia, che manterrà la vaccinazione per tutto il 2013. A preoccupare le autorità nazionali è stato un caso probabilmente di origine vaccinale accertato nel comune di Tolmin, a circa 10 chilometri dal confine italiano. Le autorità slovene hanno informalmente segnalato che il caso era attribuibile a virus vaccinale senza tuttavia chiarire la circostanza in via ufficiale al Ministero della Salute

Il futuro piano italiano di vaccinazione orale nelle volpi non prevede la vaccinazione nell'attuale area a rischio ma solo lungo una fascia di territorio avente circa 20 km di profondità nel territorio italiano e lungo il confine sloveno. Il piano è stato approvato dalla Commissione Europea con un co-finanziamento di 200 mila euro. Gli animali già vaccinati risulteranno immunizzati nei confronti della malattia per almeno sei mesi dopo la sieroconversione, mentre la sorveglianza della rabbia proseguirà per altri due anni.

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