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TRIBUNALE DI BRESCIA

Dissequestro Green Hill: i maltrattamenti non sono provati

Dissequestro Green Hill: i maltrattamenti non sono provati
Depositate le motivazioni dell'annullamento del sequestro preventivo dell'ottobre scorso. Quei maltrattamenti «non sono provati».

Così, il tribunale del riesame di Brescia scrive nelle motivazioni con cui accoglie la richiesta d'annullamento del provvedimento di sequestro preventivo di Green Hill e dei cani. Le motivazioni del dissequestro sono spiegate in un'ordinanza di 32 pagine e sono state depositate ieri.
Secondo il tribunale della libertà, quindi non ci sarebbero le prove dei maltrattamenti che, per procura e gip avrebbero subito i beagle allevati a Green Hill. Questo, a quanto si è appreso perchè il sopralluogo dei veterinari del Corpo forestale dello Stato non avrebbe consentito, secondo il riesame, di raccogliere elementi tali da andare oltre quelli provenienti dalle ispezioni dell'Asl e dell'Istituto zooprofilattico di Brescia.

IL 18 LUGLIO scorso Green Hill venne sottoposta a sequestro probatorio e nei giorni successivi i cani vennero dati in affido ai privati attraverso le associazioni. Contro il sequestro probatorio venne presentato ricorso al tribunale del riesame che lo accolse limitatamente alle strutture. Nel mese di ottobre poi la Procura ha ottenuto il sequestro preventivo dell'azienda e dei 2700 cani. Il tribunale del riesame in questo caso ha annullato il provvedimento sia con riferimento agli animali che alle strutture.

LA SOCIETÀ, nel corso delle vicissitudini giudiziarie ha dichiarato di non voler riprendere l'attività senza una pronuncia della magistratura che sancisca la correttezza dell'operato, nella convinzione d'aver agito secondo la legge. Il tribunale del riesame ha anche evidenziato l'assenza d'autopsia sui cani soppressi nell'allevamento. Si tratta di cani di cui, però non erano presenti le carcasse al momento del sopralluogo. Quelle ritrovate nei congelatori erano di beagle morti per altre ragioni, ma non soppressi dall'azienda. LE INDAGINI della Procura nel frattempo stanno proseguendo. Sono in corso interrogatori di persone che a vario titolo si sono occupate di Green Hill. E si attende il ricorso in Cassazione di Green Hill contro il sequestro probatorio eseguito in luglio, quando all'allevamento di beagle scattarono per la prima volta i sigilli. (fonte: Bresciaoggi)