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MINISTERO DELLA SALUTE

La sanità veterinaria nell’atto di indirizzo 2013

La sanità veterinaria nell’atto di indirizzo 2013
La promozione della salute pubblica veterinaria e della sicurezza alimentare nell'atto di indirizzo del Ministero del Salute.
L' Atto di indirizzo definisce le priorità politiche per il 2013 ad opera dei centri di responsabilità amministrativa, dando in tal modo avvio al processo di pianificazione strategica, in stretto raccordo con il processo di formazione del bilancio di previsione per l'anno 2013 e per il triennio 2013-2015.Nel 2013, gli interventi a tutela della salute pubblica veterinaria e della sicurezza degli alimenti saranno preordinati a garantire la continuità e lo sviluppo delle azioni, intraprese nelle precedenti annualità, per la razionalizzazione dei controlli sanitari ed il rafforzamento del coordinamento delle attività delle Regioni e delle Province autonome, anche ai fini di una corretta valutazione e gestione del rischio nella catena alimentare.

Sicurezza degli alimenti
Per l'anno 2013 si prevede di continuare quanto attuato negli anni 2011 e 2012 in materia di verifiche delle attività regionali sui prodotti di origine animale, con focus sull'igiene delle carni rosse e di pollame, e di monitoraggio sui prodotti di origine non animale. Per gli alimenti di origine vegetale, si dovrà attuare il controllo delle contaminazioni chimiche nonché il completamento dell'attuazione della normativa sui prodotti fitosanitari (Regolamento CE n. 1107/2009) ed inoltre promuovere, nei confronti delle Regioni e Province Autonome, una migliore gestione dei dati sui controlli ufficiali ed autocontrolli, ai fini di una corretta valutazione e gestione del rischio. Prevista inoltre una pianificazione dei controlli in conformità agli orientamenti comunitari sulle tecnologie di produzione e sui materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti. Per questi ultimi e per le importazioni di animali e di alimenti, si dovrà contribuire a migliorare l'implementazione e la funzionalità dello Sportello Unico Doganale, in interazione con il sistema informativo dell'Agenzia delle Dogane, e valorizzare le esportazioni italiane, anche mediante adeguata compilazione delle certificazioni sanitarie.

Sanità pubblica veterinaria
Nell'ambito della programmazione e della gestione finanziaria e contabile delle dotazioni finanziarie, seppur in presenza di interventi di prevenzione, controllo ed eradicazione delle malattie infettive e diffusive degli animali indispensabili per la tutela della salute pubblica veterinaria e umana, gli orientamenti e le scelte di competenza dovranno essere adeguati agli interventi di razionalizzazione e di contenimento della spesa pubblica degli ultimi anni, selezionando prioritariamente quelli maggiormente necessari. In materia di sanità, dovranno consolidarsi azioni più incisive nei confronti del territorio per il controllo e l'eradicazione delle malattie infettive animali e delle zoonosi, con particolare riguardo al piano di eradicazione e controllo della peste suina africana in Sardegna e al piano triennale di intervento sanitario sulla malattia vescicolare del suino gestito da apposita Task Force presso la Direzione generale competente, con il Centro Nazionale di Referenza presso l'IZS di Brescia e la componente sanitaria tecnico-territoriale (Regioni e Province Autonome, IZS Territoriali).
Riguardo alla Malattia Vescicolare del Suino (MVS), si procederà alla stipula di un protocollo d'intesa con le forze dell'ordine (Polizia Stradale e Carabinieri) al fine di attivare controlli su strada sui mezzi di trasporto di animali vivi della specie suina sulla rete stradale delle Regioni interessate. Al fine di uniformare gli interventi nel territorio sulle malattie a forte impatto sulle economie nazionali ed extra nazionali, sarà necessario attuare i Piani di sorveglianza ed eradicazione nonché i Piani di emergenza con i relativi manuali operativi conformi alle norme comunitarie ed internazionali per quindi integrare detti manuali con le prescrizioni inerenti la tutela del benessere degli animali che devono eventualmente essere abbattuti nei focolai. Nelle medesime aree verrà incrementata la verifica dell'attuazione dei controlli ufficiali in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria nell'ambito delle valutazioni effettuate dal Comitato LEA e, in caso di gravi inefficienze, si provvederà, come già fatto in precedenza, a richiedere di sanare la situazione nell'ambito delle procedure previste per i Piani di Rientro. Al fine di adempiere agli obblighi di appartenenza all'Unione Europea, proseguirà l'attività di implementazione del sistema di audit nazionale, d'intesa con le Regioni e Province Autonome.

Benessere animale
In materia di benessere animale dovrà migliorare il controllo nel settore degli animali da reddito attraverso l'informatizzazione del sistema di rendicontazione, in conformità con il piano nazionale sul benessere animale, nonché occorrerà adoperarsi per una puntuale applicazione delle apposite intese già stipulate con le forze dell'ordine in materia di controlli sul benessere degli animali durante il trasporto degli stessi.
Con la scadenza nel 2013 del termine per il recepimento della Direttiva 2008/120/CE, inerente le norme minime per la protezione dei suini, l'attività avviata nel corso del 2012 per portare gli allevamenti da riproduzione e da ingrasso nei parametri stabiliti dalla Direttiva si trasformerà in un attività di carattere "ispettivo". Attraverso l'opportuno coordinamento con i Servizi veterinari regionali, si dovranno verificare sul territorio gli adeguamenti strutturali e di gestione conformemente a quanto previsto dalla normativa comunitaria.
Analogamente, continueranno nel 2013 le procedure di controllo e implementazione della Direttiva 1999/74/CE, inerente le norme minime per il benessere delle galline ovaiole, che ha fissato il termine ultimo per la dismissione delle gabbie non modificate al 1° gennaio 2012; a tal proposito si rileva che il mondo della produzione di questo settore è in ritardo nei previsti adeguamenti, tanto che è in corso una "procedura di infrazione" nei confronti dell'Italia da parte della Commissione Europea.
Infine, si prevede, per i polli da carne, l'adozione di un DM applicativo del D.L.vo n. 181/2010 che impegnerà la Direzione competente nel coadiuvare ed assistere le Regioni e Province Autonome ai fini di un adeguamento rispetto al nuovo regime stabilito dalle disposizioni di legge. Nell'ambito della tutela degli animali di affezione, dovranno essere potenziati i controlli sui canili e le verifiche delle segnalazioni in merito ai maltrattamenti sugli animali, in collaborazione con il Comando carabinieri per la tutela della salute (NAS). Proseguirà l'attività di informazione degli operatori del settore e dei cittadini sulla corretta relazione uomo-animale, sulle norme vigenti e sui metodi di prevenzione dei rischi per la salute e l'incolumità pubblica nonché l'attività di promozione degli interventi assistiti con gli animali in sinergia con il Centro di Referenza Nazionale. Nel 2013 entrerà, inoltre, in vigore la nuova direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati ai fini sperimentali per la quale dovrà essere predisposta, entro il 10 novembre 2012, la normativa nazionale di attuazione. Particolare attenzione dovrà essere dedicata in particolare all'estensione dei controlli sugli stabilimenti utilizzatori di animali e allo sviluppo di metodi alternativi all'impiego di animali.

Farmaco Veterinario
Nel settore del farmaco veterinario dovrà realizzarsi un maggiore controllo nelle diverse fasi della circolazione del medicinale veterinario al fine di assicurare un efficace sistema di farmacosorveglianza, nonché la predisposizione di Linee di indirizzo sull'utilizzo di dispositivi medici in medicina veterinaria e l'individuazione dei presidi maggiormente usati, al fine di una migliore informazione agli operatori del settore. Si provvederà allo sviluppo di Linee guida su prodotti cosmetici utilizzati sugli animali, nonché a concorrere al processo di revisione della normativa comunitaria in materia di medicinali veterinari. Infine, dovrà proseguire il controllo delle attività di produzione dei medicinali veterinari con l'obiettivo di rispettare il programma annuale delle ispezioni. A tale attività si affiancherà la verifica, tramite ispezioni mirate e di routine, dei sistemi di farmacovigilanza dei titolari di AIC (Autorizzazione Immissione in Commercio).

Valutazione del rischio della catena alimentare
La Sicurezza Alimentare rappresenta un interesse primario della popolazione e coinvolge in modo trasversale e con differenti ruoli le istituzioni, i produttori, i consumatori ed il mondo scientifico. Per garantire la sicurezza degli alimenti occorre considerare tutti gli aspetti della catena alimentare come un unico processo, a partire dalla produzione primaria fino alla vendita o erogazione di alimenti al consumatore. L'Unione Europea ha affrontato con una revisione globale del sistema legislativo alimentare europeo tutta una serie di allarmi che si sono verificati negli ultimi venti anni, ridisciplinando completamente la materia ed istituendo l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), responsabile della valutazione scientifica dei rischi della catena alimentare, con il Regolamento (CE) del 28 gennaio 2002, n. 178, del Parlamento europeo e del Consiglio, recante i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare. A livello nazionale, la Direzione Generale degli Organi Collegiali per la Tutela della Salute costituisce il riferimento nazionale dell'EFSA e coordina l'attività di valutazione del rischio della catena alimentare per quanto riguarda il nostro Paese avvalendosi del Comitato Nazionale della Sicurezza Alimentare, istituito con l'obiettivo di assicurare il coordinamento delle funzioni previste dal citato regolamento (CE) n. 178/2002. A dieci anni di distanza dalla nascita dell'EFSA, appare di fondamentale importanza potenziare l'attività di collaborazione con l'Autorità europea e integrare i rispettivi sistemi di valutazione del rischio. (fonte: Ministero della Salute)

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