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DIRIGENZA SSN

Dl Balduzzi, governo clinico in alto mare

Dl Balduzzi, governo clinico in alto mare
Alla Conferenza delle Regioni non piace l'articolo 4 sulle nomine della dirigenza. Sulla valutazione, il Sivemp parla di "intrusione legislativa".
L'esame del DL Balduzzi, ieri in Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha prodotto un parere che mette in discussione i criteri di nomina dei Direttori di struttura complessa e dei Direttori Generali.
Il Decreto del Ministro della Salute introduce criteri di trasparenza nella scelta di dei direttori generali delle aziende e degli enti del SSR (Servizio Sanitario Regionale). La nuova disciplina, è scritto nel comunicato del Ministero della Salute "privilegia il merito e tende a riequilibrare il rapporto tra indirizzo politico e gestione delle aziende sanitarie".

Secondo il DL Balduzzi, le Regioni infatti dovranno provvedere alla nomina dei DG attingendo ad un elenco regionale di idonei costituito a valle di una procedura selettiva che sarà svolta da una commissione costituita da esperti indipendenti, procedura a cui potranno accedere solo coloro che documenteranno, oltre ai titoli richiesti, un'adeguata esperienza dirigenziale nel settore. Saranno garantite idonee misure di pubblicità, anche sul web, dei bandi, delle nomine e dei curricula, oltre che di trasparenza nella valutazione degli aspiranti alla nomina. Per i primari (dirigenti, medici e sanitari di strutture complesse) viene istituita una procedura selettiva affidata a primari della stessa disciplina, ma non della stessa Asl, sorteggiati a livello nazionale. Il direttore generale dovrà scegliere il primario necessariamente entro la rosa dei primi tre candidati. Per consentire il sorteggio, saranno costituiti entro tre mesi elenchi regionali dei primari per singole discipline e l' elenco nazionale sarà la sommatoria degli elenchi regionali.

Nomina dei Direttori di Struttura Complessa - Le Regioni chiedono di reintrodurre la figura del Direttore Sanitario nella commissione che giudica i candidati ("per dare coerenza al concetto stesso di governo clinico dell'azienda sanitaria") e di eliminare il principio della graduatoria e del punteggio nella terna dei candidati selezionati dalla commissione ("al Direttore Generale deve essere presentata una terna "motivata" senza esplicitare una graduatoria interna). Sul sorteggio dei componenti della commissione, le Regioni chiedono di affidarsi ad un albo regionale, non esistendo il ruolo unico nazionale. La Conferenza delle Regioni ribadisce dunque che
"la selezione viene effettuata da una commissione presieduta dal direttore sanitario e composta da due direttori di struttura complessa nella medesima specialità dell'incarico da conferire, individuati tramite sorteggio da elenchi nominativi predisposti dalla regione interessata, tra il personale dipendente del Servizio sanitario nazionale della stessa disciplina ma comunque esterni ali'azienda interessata alla copertura del posto");

Nomina dei Direttori Generali – Per le Regioni non è chiara la modalità di costituzione della Commissione che effettua la selezione dei candidati; la selezione dei Direttori Generali deve essere fatta da parte della Commissione di esperti sulla base di criteri individuati in trasparenza dalle Regioni.

Valutazione dei dirigenti- Critiche arrivano anche  dal Sindacato dei Veterinari di Medicina Pubblica: "La valutazione dei dirigenti medici, veterinari e sanitari è già applicata e regolata dai contratti collettivi sin dal contratto del 1996. Essa è distinta in 'valutazione della produttività' annuale sui risultati di gestione ad opera di un nucleo nominato dal Direttore Generale, ed una 'valutazione tecnico professionale' vera e propria al termine dell'incarico per gli aspetti professionali. L'intrusione legislativa in materia contrattuale, che contraddice anche quanto sottoscritto dalle Confederazioni Sindacali presso il ministero della funzione pubblica a febbraio 2011 e maggio 2012, è un atto mortificante perché, estendendo di fatto alla dirigenza medica e sanitaria il modello contenuto nelle disposizioni della legge 150/09 omologa tale dirigenza a quella di altre categorie della Pubblica Amministrazione che hanno specificità profondamente diverse da quelle sanitarie".

pdfPARERE_SUL_DL_BALDUZZI_DELLA_CONFERENZA_DELLE_REGIONI.pdf171.97 KB