Un emendamento per i Dipartimenti di Prevenzione

Un emendamento al Dlgs 502/92 per potenziare i servizi veterinari e risolvere le criticità in cui versano i Dipartimenti di Prevenzione di alcune Regioni.
Lo caldeggia il Sivemp (Sindacato italiano veterinari di medicina pubblica), che "pur apprezzando l'intento del ministro della Salute", giudica il Decreto Legge "carente in alcune specificità", "talvolta lesivo di diritti contrattuali", "un ritorno a modalità dirigiste da "padroni delle ferriere".

Le criticità in cui versano i Dipartimenti di Prevenzione di alcune Regioni sono state rappresentate in Parlamento con diverse interrogazioni parlamentari per conoscere il parere del ministero della Salute "su interventi irrazionali operati da talune Regioni per l'accorpamento di discipline mediche e veterinarie e per la destrutturazione dei servizi e delle unità operative dei Dipartimenti di prevenzione".

Il Sottosegretario Cardinale ha risposto dichiarando il Ministero della Salute "favorevole al mantenimento dell'attuale assetto organizzativo dei dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali, in particolare dei servizi veterinari" e a "promuovere iniziative di carattere normativo, comprensive della definizione di linee guida, da approvare in sede di conferenza Stato-regioni, allo scopo di assicurare uniformemente, sull'intero territorio nazionale, gli attuali apparati organizzativi dei dipartimenti di prevenzione, i quali hanno garantito, finora, una uniforme e corretta erogazione dei livelli essenziali di assistenza".

Da qui un emendamento volto alla riformulazione dell'art. 7 quater del D.Lgs. 502/92" di cui il Sindacato ha fornito una proposta alla Commissione Affari Sociali.