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VETERINARIA SASSARI

Non bastano i fondi FAS per salvare il corso di laurea

Non bastano i fondi FAS per salvare il corso di laurea
Per la salvezza del dipartimento di Veterinaria dell'università di Sassari al momento è disponibile la metà di fondi necessari.
L'ex Facoltà di medicina veterinaria di Sassari, convertita in Dipartimento dalla riforma Gelmini, può contare su un milione e mezzo di euro, più altri fondi Fas che servono per la realizzazione dell'azienda zootecnica e del mattatoio. Ma non bastano.

Al momento, dice il direttore del Dipartimento, Salvatore Naitana, è disponibile solo una parte del finanziamento necessario. "Potrebbe essere un'idea stornare finanziamenti già destinati ad altri settori dell'università e valutare quali sono le priorità del momento. In ogni caso lanciamo un forte appello perché la Regione faccia uno sforzo straordinario in questa direzione». Il danaro servirebbe appunto per costruire le strutture didattiche, come l'azienda zootecnica e il mattatoio, indispensabili per ottenere l'avallo dell'Eeave, la commissione europea per la certificazione di qualità delle università dell'Ue. «Un primo sì potrebbe essere ottenuto con la presentazione dell'ospedale veterinario, già ultimato – spiega Naitana. Ma per entrare nel novero delle facoltà accreditate è necessario realizzare l'azienda e il mattatoio, "solo che non abbiamo idea di dove andare a pescare la parte mancante dei fondi».

Nel frattempo, per prepararsi alla visita della EAEVE, il Dipartimento ha proceduto a una convenzione con l'azienda zootecnica della Crucca in modo che gli studenti abbiano un riferimento didattico e altre convenzioni con i mattatoi pubblici del territorio.

Dopo il decreto del Ministero dell'Università che ha tagliato i posti per le immatricolazioni del prossimo anno accademico, si muove anche la politica locale: il deputato del Pdl Bruno Murgia annuncia il deposito di un atto di sindacato ispettivo, raccogliendo anche le preoccupazioni del rettore Attilio Mastino: Francesco Profumo deve fare immediata chiarezza sul futuro della facoltà di veterinaria di Sassari. In un'interrogazione urgente chiedo di sapere quali siano i reali intendimenti del suo Dicastero.

«Certo non è un bel momento per la facoltà – commenta il presidente dell'Ordine provinciale dei veterinari Andrea Sarria –. Non dobbiamo dimenticare tutto il tempo che è stato perso nella metà degli anni Duemila inseguendo il sogno, poi infranto, di un polo veterinario prima a Mamuntanas e poi a Bonassai. Diciamo che sono mancate le idee chiare e adesso se ne vedono le conseguenze. Già la trasformazione della facoltà in dipartimento è stato un declassamento per la nostra università, adesso siamo arrivati addirittura al pericolo di chiusura. Sarà necessaria una nuova mobilitazione perché una realtà importante come questa non venga cancellata».

La paura è in sostanza che la diminuzione del numero di studenti porti alla conseguente diminuzione dei docenti: «Se l'attività risultasse ai minimi termini - conclude Naitana – lo stesso ministro potrebbe arrivare alla conclusione che non conviene tenere in vita una facoltà "in miniatura"».