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Intimidazioni

Carcasse per vendicarsi delle multe dell'ASL

Carcasse per vendicarsi delle multe dell'ASL
E' stata denunciata la persona che ha abbandonato, in diverse di occasioni, carcasse di animali davanti alla sede del Dipartimento di Prevenzione dell'Ass 5 Bassa Friulana, da cui dipende il servizio veterinario aziendale. L'uomo ha ammesso la responsabilità e di aver agito a scopo intimidatorio verso quel servizio veterinario che, lo scorso anno, lo aveva sanzionato amministrativamente a seguito di un controllo.
E' stata denunciata la persona che ha abbandonato, in diverse di occasioni, carcasse di animali (video) davanti alla sede del Dipartimento di Prevenzione dell'Ass 5 Bassa Friulana, da cui dipende il servizio veterinario aziendale. Si tratta di un uomo di 80 anni, residente a Bagnaria Arsa, il quale ha ammesso la propria responsabilità.

L'uomo è accusato di aver abbandonato alcune carcasse davanti alla sede del servizio veterinario dell'Ass 5, in due occasioni, a inizio e fine gennaio, e di aver lasciato (quattro gli episodi riferiti a partire dal 10 dicembre fino al 29 gennaio) resti di animali nel cortile e davanti alla porta di casa di uno dei veterinari dipendenti dall'Ass 5. L'uomo ha riferito di aver agito a scopo intimidatorio verso quel servizio veterinario che, lo scorso anno, lo aveva sanzionato amministrativamente a seguito di un controllo. In quell'occasione era stato pure sequestrato un terreno dove erano state ritrovate pelli e carcasse di animali macellati.

L'indagine, che ha portato alla sua denuncia, è stata condotta dai Carabinieri della Stazione di Torviscosa che hanno operato assieme al Norm della Compagnia di Palmanova. L'uomo è stato deferito in stato di libertà all'autorità giudiziaria udinese.

«E' stato un episodio davvero spiacevole -commenta il direttore dell'Ass 5, Paolo Bordon- e lo è ancora di più se è confermata la sua natura intimidatoria. I veterinari dell'Ass 5 sono funzionari pubblici che svolgono il proprio compito nell'interesse della salute di tutta la comunità. Esprimo la piena solidarietà al servizio veterinario che è stato sottoposto a queste pressioni e a chi è stato colpito perfino nell'ambiente familiare». Nel condannare con fermezza questo gesto, Bordon ribadisce l'importanza dei compiti di prevenzione e controllo esercitati dal servizio aziendale. «A svolgere questo ruolo -spiega- sono persone con le quali si può colloquiare e, se vengono somministrate delle sanzioni o vengono presi dei provvedimenti repressivi, è perché la legge è stata violata. Non è accettabile che chi svolge il proprio dovere sia sottoposto a pressioni di questo tipo».
(fonte: messaggeroveneto.it)