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IL MINISTRO CONFERMA: NON ABOLIREMO GLI ORDINI

IL MINISTRO CONFERMA: NON ABOLIREMO GLI ORDINI
Il Ministro della Giustizia, Paola Severino, ha escluso che nel Governo ci sia la volontà di abilire gli Ordini. La dichiarazione è stata resa dopo la presentazione in Parlamento delle linee programmatiche di Via Arenula. Chiarito anche il senso delle liberalizzazioni, dopo le voci di un'imminente lenzuolata. "Bisogna fare presto", dice.

A margine dell'audizione in commissione Giustizia del Senato, dove ha presentato linee programmatiche del ministero, il Ministro Paola Severino ha escluso che ci sia la volontà di abolire gli Ordini professionali.

Questo, in sintesi, il messaggio del Ministro alle agenzie di stampa:''Nessuno ha mai parlato di abolizione degli ordini. Liberalizzare non vuole dire consentire a chiunque di fare l'avvocato. Ma eliminare gli ostacoli eccessivi all'esercizio delle professioni''.

L'allarme era stato lanciato dall'assemblea dell'Organismo unitario dell'avvocatura e già in quella occasione il guardasigilli aveva diffuso una nota per ridimensionare le voci sul tema. Il timore di un "attacco", percepito come la fine per la categoria, si era tradotto in un documento nel quale gli Avvocati si dicevano pronti allo stato di agitazione a tempo indeterminato e a "ritirare" tutti gli avvocati "prestati" alla magistratura. In vista di un paventato decreto-liberalizzazioni, l'Oua chiedeva un incontro urgente con il presidente della Repubblica, con il presidente del Consiglio, il ministro della Giustizia e i presidenti di Camera e Senato.

"Io mi sento tranquilla- ha sottolineato il Guardasigilli -  nel rasserenare, liberalizzare non deve voler dire per noi abbassare la qualita' dell'avvocato o del
professionista. Il rasserenamento e l'apertura al dialogo credo siano ottime strade, non e' rinviando la riforma che si risolve il problema, ma affrontandolo alla radice per garantire libera concorrenza all'interno dei paesi e tra i paesi".

 ''Bisogna fare presto -aggiunge il ministro- perche' non e' rinviando una riforma che si risolve un problema'' che va invece  affrontato alla radice per garantire libera concorrenza all'interno nei Paesi. Il rasserenamento e l'apertura al dialogo -conclude  Severino- credo siano ottime strade''.

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