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OBBLIGO ONAOSI, CHE FINE HA FATTO LA SANATORIA?

OBBLIGO ONAOSI, CHE FINE HA FATTO LA SANATORIA?
Il Presidente della Fondazione ONAOSI, Serafino Zucchelli, sollecita il versamento del contributo 2006 a tutti i medici veterinari, anche a coloro che hanno scelto di non essere più contribuenti, per effetto della sentenza della Corte Costituzionale e del nuovo Statuto ONAOSI. Solo un "atto dovuto", dice la Fondazione. A che punto è la sanatoria chiesta ai Ministeri?

Gli ex contribuenti ONAOSI stanno ricevendo il sollecito del versamento della quota 2006. Il sollecito è motivato dal Presidente della Fondazione, Serafino Zucchelli, come "un preciso obbligo di legge", una operazione "necessaria per interrompere la prescrizione del credito che interviene dopo cinque anni". Aggiunge il Direttore Generale Mario Carena che " Gli Amministratori della Fondazione non possono disporre del suo bilancio come di cosa propria ma sono costretti per legge ad esigere le somme dovute".

Come intuito dai vertici ONAOSI, molti veterinari ex contribuenti si sono rivolti all'ANMVI chiedendo chiarimenti relativamente ad una contribuzione che l'Associazione continua a ritenere non dovuta.

Dal 2007, infatti, l'obbligo fiscale in capo ai liberi professionisti è decaduto per effetto della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle modalità con cui la Fondazione ONAOSI aveva determinato le quote contributive.

Da allora il contenzioso tributario -che ha visto la Fondazione più volte perdente e costretta a sostenere importanti oneri di spesa - aveva indotto la stessa ONAOSI ad richiamare il versamento "spontaneo" con avvisi "bonari" e ad adoperarsi presso il Legislatore e i Ministeri competenti per chiudere definitivamente con il passato.

Quanto impegno è stato profuso per arrivare a questo ragionevole esito? C'è davvero la volontà di sanare il pregresso?

Non può non destare perplessità il fatto che la Fondazione ONAOSI - dopo essersi adoperata, in fase di ricambio statutario e dirigenziale, per chiedere una sanatoria delle quote non riscosse, un impegno del resto confermato nella nota del 10 ottobre a firma del Presidente Zucchelli- ora solleciti l'"obbligo di versamento", richiami note ministeriali che non fanno menzione alcuna delle richieste di sanatoria e incoraggi il versamento.

Il Direttore Generale Mario Carena evidenzia: "E' recentissimo l'intervento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che d'intesa con il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha invitato l'Ente ad adottare tutte le misure dutili al recupero dei crediti vantati nei confronti dei contribuenti libero professionisti relativi agli anni 2003-2006". E ricorda al contribuente che -attualmente- la Fondazione si occupa di circa 4.500 assistiti: " e il Tuo contributo potrà essere utile a migliorare le prestazioni loro assicurate".

Vale inoltre la pena ricordare che dopo l'8 Febbraio 2011, in base al nuovo Statuto, coloro che non hanno fatto domanda di iscrizione volontaria alla Fondazione hanno perso per sempre la possibilità di beneficiare dei servizi assistenziali. La quota 2006 viene pertanto sollecitata anche ad ex contribuenti che non beneficeranno mai del contributo versato.L'Onaosi stanzia 1,150 milioni in più rispetto al biennio precedente.

Intanto, l'ONAOSI stanzia 1,150 milioni in più rispetto al biennio precedente, con il Piano assistenziale 2011-2012 varato dal consiglio di amministrazione.

L'incremento, che per alcune voci è stato anche del 10%, è stato suddiviso tra le varie prestazioni, con una maggiore attenzione agli aiuti agli orfani e ai soggetti fragili. In particolare, cinquecentomila euro sono stati destinati alle prestazioni assistenziali a sostegno dei contribuenti in condizione di particolare fragilità. I contributi verranno assegnati sulla base di criteri meritocratici, legati al progresso negli studi, ma anche tenendo in considerazione l'eventuale disagio socio-economico. Pur avendo aumentato alcune prestazioni, l'Onaosi fa sapere che sono stati salvaguardati i livelli di assistenza già garantiti. Il piano dovrà essere approvato dai ministeri del Lavoro e dell'Economia.

 

Allegati
pdf LETTERA DEL PRESIDENTE ZUCCHELLI.pdf
pdf SOLLECITO DEL DIRETTORE ONAOSI.pdf