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ANMVI E PET ACADEMY

I cani brachicefali sono più esposti ai rischi stagionali

I cani brachicefali sono più esposti ai rischi stagionali

Due locandine e un video messaggio forniscono strumenti per il riconoscimento precoce della sindrome brachicefalica e per un acquisto consapevole di queste razze. 

Carlini e Bulldog: due razze canine tra le più diffuse e amate che, come tutti i brachicefali, sono più esposte ai rischi stagionali. Estati torride, afa e sbalzi termici, possono diventare più insidiose per loro. “Immedesimatevi e mettevi all’ascolto del vostro cane”- suggeriscono il dottor Federico Massari, Presidente della SCIVAC, e il dottor Marco Melosi, Presidente ANMVI in un video divulgativo sulle razze brachicefale.

I rischi stagionali possono essere gestiti dal proprietario seguendo alcuni accorgimenti basilari ed empatici.

Attenzione ai segnali- Il russamento di fondo che caratterizza queste razze, spesso genera simpatia, ma va invece osservato con molta attenzione - avvisano i Medici Veterinari. Alterazioni della respirazione e il colore più scuro della lingua possono indicare uno stato di affaticamento conseguente ad eccessiva attività motoria o all’esposizione prolungata a condizioni climatiche inadeguate, sia in all’aperto che al chiuso. Gli sforzi respiratori, aumentando il reflusso, possono ripercuotersi sull’apparato gastro-enterico, compromettendo l’appetito, la digestione e lo stato di benessere complessivo.

Consigli- Evitare le uscite nelle ore più calde. Accorciare la passeggiata nelle giornate più afose e torride. Evitare gli sbalzi termici sia all’esterno che all’interno di abitazioni e abitacoli. Evitare viaggi a lunga percorrenza soprattutto se il cane dà segnali di stress e di affaticamento respiratorio. Evitare squilibri nei pasti, evitando alterazioni del regime nutrizionale e forzature in caso di inappetenza. Non sottovalutare nessun segnale: vanno tutti condivisi con il proprio medico veterinario curante. Prevenzione e precauzione sono principi basilari in questi cani, la cui conformazione predispone a difficoltà respiratorie congenite, che possono degenerare in patologie gravi se sottovalutate.

L’immedesimazione è una buona strategia. Come nelle persone, l’affaticamento è fisiologico dopo una attività fisica più intensa e non deve allarmare. E’ tuttavia fondamentale far vivere il cane secondo uno stile di vita compatibile con le sue caratteristiche.

Evitare i tratti estremi- Il quadro di rischio può degenerare se il cane presenta caratteristiche morfologiche brachicefaliche ad un grado estremizzato. Il soggetto - “ipertipo”- esasperando i tratti di queste razze-  può sviluppare la “sindrome brachicefalica”, una condizione che comporta molteplici stati patologici e cronici. Il consiglio dei Medici Veterinari è di rivolgersi ad allevatori rispettosi del benessere cinologico di queste razze.

Per informare sul tema è nata una collaborazione tra Pet Academy e ANMVI che ha portato alla realizzazione di un video con i consigli del dottor Federico Massari e del dottor Marco Melosi e alla realizzazione di due locandine informative (Locandina 1 (PDF) Locandina 2 (PDF)) con avvertenze per il riconoscimento precoce della sindrome brachicefalica e con avvertenze per un acquisto consapevole.