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RISCALDAMENTO E UTENZE TUTELATE, ANMVI SCRIVE A ENEL

RISCALDAMENTO E UTENZE TUTELATE, ANMVI SCRIVE A ENEL
L'Enel esclude dal diritto al servizio di tutela le utenze delle strutture veterinarie. Non vengono pertanto riconosciute le condizioni economiche agevolate per la fornitura di gas naturale. Sulla recente riclassificazione delle utenze, segnalata all'ANMVI da alcuni medici veterinari, ANMVI si è rivolta all'Autorità per l'Energia Elettrica e Gas chiedendo chiarimenti.

Richiamandosi ad una delibera dell'Autorità per l'Energia Elettrica e Gas, Enel Energia sta raggiungendo le utenze veterinarie con una comunicazione del seguente tenore: "in base alle informazioni in nostro possesso, il suo punto di riconsegna (...) non risulta relativo ad una attività di servizio pubblico e quindi (...) verrà riclassificato come "punto di riconsegna per usi diversi".

La comunicazione è stata segnalata da alcuni medici veterinari all'ANMVI, che si è rivolta all'Autority e all'Enel chiedendo di rivedere la classificazione delle strutture veterinarie e avanzando considerazioni sulla natura della prestazioni erogate.

L'Autority ha riclassificato le forniture di gas naturale a mezzo di reti urbane e dato nuove disposizioni sulle condizioni economiche e contrattuali da applicarsi alle varie tipologia di fornitura. A parere dell'ANMVI è necessario un ripensamento sulla collocazione delle strutture veterinarie private. L'Autority ha individuato infatti due tipologie di forniture: 1) ad utenza relativa a servizio pubblico assistenziale, "ossia a strutture pubbliche o private che svolgono attività riconosciuta di assistenza ( tra cui ospedali, case di cura e di riposo, carceri e scuole); 2) a punti di riconsegna per usi diversi, "ossia che non sono relativi né a clienti domestici, né a condomini con uso domestico, né a strutture riconducibili alla tipologia descritta al punto precedente".

Enel Energia classifica le strutture veterinarie nella seconda tipologia, escludendole le relative utenze dal diritto al servizio di tutela e condizioni economiche e contrattuali agevolate. Non si tratta di una collocazione definitiva, ma che richiede alla singola utenza veterinaria di rettificarla entro 40 giorni dal ricevimento della comunicazione.

Il presidente dell'ANMVI, Marco Melosi, ha scritto al Responsabile di Enel Energia, chiarendo che l'attività veterinaria è svolta in struttura sanitaria autorizzata ai sensi di legge. Essa va ricondotta alla prima tipologia di fornitura, ai sensi del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 (Attuazione della direttiva 2006/123/ CE/ relativa ai servizi del mercato interno) che individua la salute degli animali e la sanità pubblica fra le attività il cui svolgimento rientra fra i "motivi imperativi d'interesse generale" sorrette da ragioni di pubblico interesse. A ciò si aggiungono evidenti considerazioni di tutela del paziente animale in struttura per ricovero, degenza, prestazioni ed urgenze.

La lettera rimarca, infine, la finalità pubblica delle prestazioni veterinarie erogate in strutture private, tanto in regime privato, quanto in regime di convenzione con e per le Pubbliche Amministrazioni e il SSN.

Anmvi auspica che il chiarimento venga recepito da Enel Energia con una corretta classificazione delle strutture veterinarie, evitando di gravare inutilmente queste ultime con richieste individuali di rettifica.