• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
ELEZIONI 2018-2020

Appunti per il Comitato Centrale del prossimo triennio

Appunti per il Comitato Centrale del prossimo triennio
Dalla Legge Lorenzin alla responsabilità sanitaria: l'agenda del prossimo mandato è dettata da numerose scadenze di legge. Il Presidente della FNOVI Gaetano Penocchio elenca i 10 punti che impegneranno il Comitato Centrale del triennio 2018-2020. Elezioni a Roma dal 10 febbraio.

--------------
Non è un manifesto quello che il Presidente della FNOVI firma e pubblica oggi, "perché l'agenda del Comitato Centrale del triennio 2018-2020 è già stata dettata". Si va aprendo, scrive Gaetano Penocchio,  "un mandato fitto di impegni istituzionali, molti dei quali sono già fissati da scadenze imperative", rintracciabili in un decalogo di appunti, in larga  parte legato all'attuazione di leggi innovative che fanno del prossimo mandato uno " fra i più impegnativi della storia recente dell'ordinamento veterinario".

Un nuovo sistema di epidemio-sorveglianza- In ordine di priorità, non solo cronologica, attendono il prossimo Comitato Centrale gli impegni attuativi del decreto ministeriale sul veterinario aziendale, già firmato dal Ministro della Salute e ora alla Corte dei Conti.  La FNOVI a cui è demandata la tenuta dell'elenco speciale dei veterinari aziendali, così qualificati ai sensi di questo decreto, "non si limiterà a registrare nominativi- spiega Penocchio- ma sovrintenderà allo sviluppo di nuove prerogative, responsabilità e valorizzazioni del Medico Veterinario presso gli OSA (Operatori del Settore Alimentare) e fino al consumatore finale". Il prossimo mandato dovrà confrontarsi con uno scenario nuovo anche nel settore degli equidi, "determinato dal felice "ritorno" al Ministero della Salute dell'unica anagrafe animale che esulava all'alveo della Salute".

Buone prassi non solo nel contenzioso giudiziario- La nuova legge sulla responsabilità professionale "richiederà un lungo lavoro di correzione attuativa", ma contiene anche innovazioni "che la FNOVI intende mantenere". E' il caso- speiga Penocchio-  delle linee guida e delle buone prassi che vincoleranno, il Medico Veterinario non solo ai fini del contenzioso giudiziario, ma anche del miglioramento del suo agire professionale quotidiano. Le buone pratiche sono un precetto del nuovo Codice Deontologico del Medico Veterinario sul quale il prossimo Comitato Centrale dovrà aprire un vero e proprio cantiere, anche in relazione alle innovazioni dei procedimenti disciplinari che il Ddl Lorenzin chiede di ripensare".

Meno antibiotico? Più Veterinario- "Erroneamente confinato alla dimensione zootecnica, non è lontano il salto nella dimensione degli animali familiari". la questione delle resistenze antimicrobiche ha impresso, prioritariamente al settore della produzione alimentare, un orientamento professionale impresso destinato a indirizzare anche le cure degli animali non produttori di alimenti, spiega il Presidente della FNOVI che mette in guardia da " reazioni rapide, non sempre scientificamente fondate": "Non è sfuggito alla FNOVI - scrive- il rischio di esautorazione del ruolo veterinario, a vantaggio di auto-proclamazioni etiche e di qualità delle produzioni sul filo della veridicità. Il prossimo mandato dovrà vigilare sul mantenimento delle prerogative del Medico Veterinario nelle politiche sull'antimicrobico-resistenza".

Attuazione della Legge Lorenzin-  La FNOVI "è chiamata, a brevissimo, a farsi parte attiva nel definire i contenuti dei decreti attuativi della Legge Lorenzin", già firmata dal Presidente della Repubblica e in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Questo disegno di legge - scrive il Presidente della FNOVI "non può essere definito una vera riforma del nostro Ordine professionale, ma contiene alcune innovazioni che sarebbe omissivo non cogliere. All'Ordine, solo per fare un esempio, viene data una dignità più solida in fase di programmazione e di accesso alla professione". Il Comitato Centrale "dovrà farsi carico di molti aspetti attuativi, anche di tipo regolamentare, nella consapevolezza che il triennio 2018-2020 sarà l'ultimo ad essere amministrato secondo le norme ordinamentali del Dopoguerra".

Finanziamento e politiche consapevoli per il SSN-  Il SSN "fatica ad erogare i nuovi LEA" e a anche ad approdare a "un riassetto delle scuole di specializzazione come quello prefigurato da molto tempo per laureati in Medicina Veterinaria che permetta l'accesso al Sistema stesso, sulla scorta di quanto avviene per le specializzazioni mediche". "Di certo, le scuole di specializzazione sono da riformare" dichiara Penocchio.
Le articolazioni del SSN, il Ministero della Salute, gli IZZSS, i Servizi Veterinari Regionali e le ATS, "fondano sui finanziamenti ma anche su politiche consapevoli della straordinaria risorsa che esse rappresentano per i cittadini. La felice collocazione in capo alla Salute fa del sistema veterinario italiano un unicum europeo che, proprio nella dimensione sanitaria-veterinaria, trova le ragioni del suo eccellere, a tutto vantaggio anche della produzione (Pil e Bilancia Commerciale)".

No ai "mezzi veterinari"-  La FNOVI "resterà ferma su posizioni inconciliabili con percorsi para-professionali utili solo ad erodere la già fragile costituzione professionale del laureato in Medicina Veterinaria. Non si potrà acconsentire che le sorgenti dell'abuso si alimentino proprio là dove la professione medico-veterinaria viene abilitata in esclusiva". Dopo l'emorragia di laureati, si profila quella dei laureati brevi, "mezzi veterinari" non spendibili in alcun contesto di lavoro"- scrive il Presidente della FNOVI

I giovani e lo sviluppo professionale- Un passaggio è dedicato ai  nuovi modelli di business (cd corporate) ed occupazionali, che " impongono più che un riposizionamento di marketing un vero cambio di mentalità". Qui si inserisce "il grande tema delle relazioni di lavoro fra Colleghi, che è volontà della FNOVI approfondire". Ai giovani e a tutti - afferma Penocchio- va garantita innanzitutto una prospettiva di vita professionale che va dal sostegno attivo alla professione in termini di sbocchi occupazionali, alla tutela delle competenze e delle riserve, alle semplificazioni di natura amministrativa e all’equo compenso come sancito dalla nostra Carta Costituzionale".

Completano gli appunti, gli impegni in Europa e la salvaguardia dell'immagine pubblica del Medico Veterinario. Infine,  Presidente della FNOVI si rivolge agli Ordini provinciali, invitandoli alla "cooperazione istituzionale" e a "proseguire nell'armonizzazione dei comportamenti gestionali e nell'applicazione del Codice Deontologico che non si presta a difformità interpretative pur nella costante riflessione etica".

Elezioni 2018 per il rinnovo del Comitato Centrale e del Collegio dei Revisori dei conti

pdfLORDINE_DELLA_FNOVI_APPUNTI_PER_IL_COMITATO_CENTRALE_2018-2020.pdf396.31 KB