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I CRITERI DI AUDIT

Benessere animale, audit in Italia della Corte dei Conti UE

Benessere animale, audit in Italia della Corte dei Conti UE
L'Italia è fra i cinque Stati Membri sottoposti ad audit sul benessere degli animali allevati. Gli audit sono diretti da Janusz Wojciechowski, Membro della Corte dei Conti europea, che visiterà anche Germania, Romania, Polonia e Francia. Sono stati raggiunti gli obiettivi di benessere animale? Relazione finale entro il 2018.


Per verificare il rispetto della normativa in materia di benessere degli animali e per migliorare il coordinamento con la politica agricola comune, la Corte Europea visiterà, in corso d'anno cinque Stati Membri. L'obiettivo è di accertare se l'efficacia delle azioni poste in essere da questi ultimi e dalla Commissione Europea nel conseguimento degli obiettivi di benessere animale. L'audit riguarda solo gli animali allevati e prende in esame sia la vita negli allevamenti, sia il loro trasporto e la macellazione.

Un "background paper" (disponibile solo in lingua inglese) della Corte spiega finalità e criteri di conduzione degli audit; per incoraggiare un approccio più interattivo, la Corte fornisce un indirizzo di posta elettronica al quale risponderà l'équipe di audit. Il documento è rivolto a tutti coloro che sono interessati alla politica e/o ai programmi oggetto dell’audit.

La Corte evidenzia che nel  periodo 2014-2020, i fondi di sviluppo rurale dell’UE hanno assegnato ai “pagamenti per il benessere degli animali” circa 1,5 miliardi di euro. Le misure mirano a promuovere livelli di benessere più alti, che vanno al di là degli obblighi minimi previsti sia a livello nazionale che dell’UE.

Il concetto di benessere animale- La Corte del Lussemburgo si rifà alla definizione dell'OIE(l'Organizzazione mondiale per la salute degli animali) adottata nel  nel 2008:“An animal is in a good state of welfare if it is healthy, comfortable, well-nourished, safe, able to express innate [natural] behaviour, and if it is not suffering from unpleasant states such as pain, fear and distress.”
La Corte ricorda che gli animali sono stati descritti per la prima volta come esseri senzienti nel "Protocollo sulla protezione e il benessere degli animali" allegato al trattato di Amsterdam del 1997. La parola "Senziente" è usata- spiega la Corte- "per descrivere la significativa capacità dell'animale di essere autoconsavole e consapevole delle sue relazioni con il suo ambiente". Nel 2007, è stato aggiunto dal trattato di Lisbona, un articolo che enuncia i principi chiave sul benessere degli animali nell'UE

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Comunicato della Corte dei Conti Europea