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PROCURA DI BRESCIA

Concorso in abuso di professione per due Veterinari

Concorso in abuso di professione per due Veterinari
La Procura di Brescia ha chiuso l’inchiesta su una toelettatura accusata di traffico di cani ed esercizio abusivo. Ipotesi di concorso in reato per due Medici Veterinari.


Il Pubblico Ministero della Procura di Brescia, Ambrogio Cassiani, ha notificato la chiusura dell’indagine su un centro di toelettatura della provincia bresciana sequestrato a novembre. Il titolare è accusato di maltrattamento animale, esercizio abusivo della professione veterinaria, frode e violazione di norme per sicurezza sul lavoro.

A due Medici Veterinari sono contestati il falso e l’esercizio abusivo della professione veterinaria in concorso; entrambi avrebbero fornito farmaci e microchip sottobanco, comunicato all’anagrafe canina false date di nascita o falsi atti di cessione e compilato false ricette.
L'indagine coinvolge anche il territorio mantovano, dove una persona era indagata come importatrice illegale dall’Ungheria di cani di razza e detenzione di animali in condizioni precarie (le sono stati sequestrati 50 cuccioli - bouldog, chihauaha, bassotti, rottweiler, boxer –privi di documenti e in condizioni igieniche discutibili).

Per chi indaga, il centro estetico non faceva solo pulizia di quattrozampe, ma vendeva esemplari del mercato nero.  Oltre ad esercitare abusivamente la professione veterinaria, il titolare-   tra il 2018 e il 2019- avrebbe maltrattato "un numero imprecisato di cani percuotendoli con schiaffi durante la toelettatura e stringendo al limite il collare cui era assicurata una catena al fine di sfiancare il cane di turno che si agitava". In più praticava come Medico Veterinario pur non essendolo.