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LE FACOLTA’ DI VETERINARIA ENTRANO NEL SSN

LE FACOLTA’ DI  VETERINARIA ENTRANO NEL SSN
Ad oggi, le Facoltà di Medicina Veterinaria non hanno alcun tipo di relazione istituzionale con le strutture del Servizio Sanitario Nazionale. Il nuovo decreto di riordino degli enti vigilati dal Ministero della Salute colma la lacuna e realizza un coordinamento tra i servizi espletati dalle Facoltà, dagli Istituti Zooprofilattici e dalle altre strutture del Servizio sanitario nazionale.

Ad oggi, le Facoltà di Medicina Veterinaria non hanno alcun tipo di relazione istituzionale con le strutture del Servizio Sanitario Nazionale. Il nuovo decreto di riordino degli enti vigilati dal Ministero della Salute, approvato dal Governo il 22 settembre, colma la lacuna e realizza un coordinamento tra i servizi espletati dalle Facoltà, dagli Istituti Zooprofilattici e dalle altre strutture del Servizio sanitario nazionale.

Il decreto aggiunge infatti un comma (6 bis) all'articolo 1 del DLvo 270/1993 per "procedere ad un coordinamento e ad una razionalizzazione delle attività e dei servizi espletati dalle ex Facoltà di medicina veterinaria, dagli Istituti Zooprofilattici e dalle altre strutture del Servizio sanitario nazionale.

Lo scollamento fra Università e SSN, si legge nella relazione illustrativa del decreto, "è in contraddizione con la circostanza che nelle Facoltà di Medicina` Veterinaria avviene la preparazione dei Medici Veterinari fino alla laurea in Medicina Veterinaria e al Diploma di Specializzazione, unico titolo riconosciuto per l'accesso ai ruoli del Servizio sanitario nazionale. Inoltre, gli studenti iscritti alle scuole di specializzazione in medicina veterinaria non vengono in alcun modo remunerati per la loro attività".

La relazione sottolinea anche che "nelle Facoltà di Medicina Veterinaria viene svolta attività di ricerca in materia di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare che ha rilevanti ricadute applicative anche sul Servizio Sanitario Nazionale. I molteplici rapporti intercorrenti tra SSN e le Facoltà di Medicina Veterinaria che derivano da norme nazionali e locali che individuano e caratterizzano compiti e competenze coinvolgenti queste istituzioni dovrebbero essere interconnesse sia direttamente che indirettamente".

Il personale degli IZS potrà quindi svolgere attività didattica nei corsi di laurea in Veterinaria, nelle scuole di specializzazione e nei dottorati di ricerca per attivare una collaborazione tra le due istituzioni.

ln virtù del nuovo ordinamento didattico delle Scuole dell'area veterinaria, il SSN e gli IZS vengono chiamati in causa, attesa l'attività didattica pratica degli specializzandi presso sedi e laboratori appropriati delle AA.SS.LL. ed IZS medesimi, tanto che queste strutture potrebbero avvalersi del supporto collaborativo degli specializzandi.

Le recenti leggi nazionali in materia di obbligo, da parte dei Veterinari del SSN, di soccorso e cura degli animali investiti, ove necessario, vengono riferiti negli ospedali veterinari didattici per le cure specialistiche in modo da completare l'iter sanitario. A tal fine, il decreto di riordino prevede la possibilità, per il personale in servizio presso gli Istituti Zooprofilattici sperimentali di svolgere attività didattica nei corsi di laurea in medicina veterinaria, nelle scuole di specializzazione e nei dottorati di ricerca. Tale previsione si colloca nell'ottica di attivare una concreta collaborazione tra le due istituzioni.

Infine, viene prevista la possibilità per gli IZS di erogare borse di studio per gli studenti che frequentano le scuole di specializzazione, o i master di area veterinaria, nonché la possibilità della partecipazione, degli stessi studenti, ai progetti di ricerca svolti dagli Istituti medesimi. Tale norma non prevede ulteriori oneri, né minori entrate per il bilancio dello Stato.