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VETERINARIA CONDANNATA A CURARE GRATIS

VETERINARIA CONDANNATA A CURARE GRATIS
Per guida in stato di ebbrezza una veterinaria è stata condannata a 64 giorni di prestazione professionale gratuita in un canile del trevigiano. Un altro caso di commutazione della pena in "lavoro socialmente utile". Il principio del lavoro di pubblica utilità associato al randagismo e alla gestione dei canili è previsto anche dalla riforma della 281.

Curerà gli animali, in particolar modo cani, ospiti del canile di Ponzano Veneto e lo farà gratis per 64 giorni. E' questa la condanna inferta ieri dal tribunale di Conegliano ad una veterinaria 42enne pievigina che, il 28 novembre 2009, venne fermata dai carabinieri alla guida della sua auto con un tasso alcolemico superiore al limite consentito.

La veterinaria si difese mettendo in luce come poco prima di essere fermata avesse assunto dei farmaci omeopatici a base alcolica, una posizione che però l'accusa non ha ritenuto valida.

E' così che la donna è stata condannata a 60 giorni di arresto e mille euro di multa, oltre alla sospensione della patente e al ritiro dell'auto che guidava, pena che è stata tramutata in lavori socialmente utili. La 42enne metterà la sua professionalità al servizio degli animali abbandonati o maltrattati. (fonte: oggitreviso.it)


Nei giorni scorsi, la commutabilità della pena è stata sancita da una convenzione tra la Provincia di Pescara e il Tribunale. Il principio del lavoro di pubblica utilità associato al randagismo e alla gestione dei canili è contenuto anche nel testo base per la riforma della 281, che all'articolo 11 (Rifugi) prevede che i responsabili dei rifugi possano stipulare convenzioni, "a norma degli articoli 1, lettera c), e 2 del DM 26/03/2001 - con il Ministero della giustizia, con il Presidente del Tribunale o con amministrazioni centrali dello Stato, aventi ad oggetto il lavoro di pubblica utilità di cui all'articolo 54 D.Lgs. 274/2000".