Il Ddl Delega che il Ministro dell'Economia presenterà nelle prossime settimane al Governo è già prefigurato nel PNR (Piano Nazionale di Riforma), dove è scritto: "la fiscalità generale deve finanziare l'assistenza sociale, non sostituirla". A confermare gli intenti al CorSera è la Commissione ministeriale che se ne sta occupando, presieduta da Vieri Ceriani.
Anche la Commissione presieduta da Mario Maré ritiene che le "Aree di sovrapposizione fra Stato Sociale e Stato Fiscale siano troppo estese". Le detrazioni fiscali quindi andranno sfoltite, dopo essere state concesse dai vari Governi per compiacere, dicono all'Economia, un gruppo di pressione piuttosto che un altro.
Il Ddl Delega avrà tempi lunghi: anche se approvata entro l'anno, ci vorranno sei mesi di attuazione della Delega attraverso vari decreti legislativi e altri sei per la loro entrata in vigore. Il che significa che le nuove aliquote e le nuove detrazioni scatterebbero dal 2013. Fatta salva la possibilità intermedia di anticipazioni per decreto d'urgenza.
Oggi è prevista per le spese veterinarie una detrazione di imposta in fase di dichiarazione annuale pari al 19% delle spese sostenute fino a un massimo di euro 387,34 meno la franchigia stabilita in euro 129,11. In pratica il risparmio massimo risparmio previsto in sede di dichiarazione dei redditi è pari al 19% di 258,23 € e cioè 49,06 €. Le spese devono essere sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per pratica sportiva. Sono detraibili anche le spese di acquisto di medicinali con obbligo di prescrizione e "da banco".
Nel 2009 il Governo aveva accolto un ordine del giorno impegnandosi ad innalzare la soglia di detraibilità fiscale delle spese veterinarie.
L'ANMVI ha scritto una lettera al Governo e alle Commissioni Parlamentari competenti per sottolineare la valenza sanitaria delle agevolazioni fiscali sulle prestazioni veterinarie e per chiedere che la salute animale non venga considerata alla stregua di un bene di consumo.