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RISALE L’UTILE ENPAV, MANCUSO: CRESCITA SENZA RISCHI

RISALE L’UTILE ENPAV, MANCUSO: CRESCITA SENZA RISCHI
L'Assemblea Nazionale dell'Enpav ha approvato all'unanimità il conto consuntivo dell'esercizio 2010. Continuano i segnali di ripresa nel conto economico. Attesa per il 2011 una sensibile ripresa dei rendimenti. Mancuso ai Delegati: "Tendere verso una crescita costante del patrimonio, che sia coerente con il limite del rischio di mercato che un ente di previdenza può accollarsi".

L'Assemblea Nazionale dell' Enpav si è riunita a Terrasini (Palermo) l'11 giugno scorso. Gli 87 Delegati presenti hanno approvato all'unanimità il conto consuntivo dell'esercizio 2010. "La situazione dell'Ente - ha riferito il Presidente Gianni Mancuso- ha registrato una crescita costante dell'utile e del patrimonio netto negli anni 2006 e 2007, una battuta di arresto nel 2008 ed un inizio di ripresa nel 2009 e nel 2010.

Anche i risultati del patrimonio mobiliare hanno riflettuto quanto è accaduto nel sistema economico generale e ci si aspetta per il 2011 una sensibile ripresa dei rendimenti".

Il 2010 si è chiuso con un utile d'esercizio di 25.749.775,36 Euro, in crescita del 16,81% rispetto al 2009, mentre il patrimonio netto dell'Ente al 31.12.2010, inclusa la riserva legale richiesta dal decreto legislativo 509/1994, ammonta ad Euro 297.397.900,75.

La spesa previdenziale è cresciuta del 5,53% principalmente per il maggior onere sostenuto per le pensioni agli iscritti in aumento del 6,11%. L'incremento è stato determinato sia dalla perequazione Istat 2010 (+2,1%) sia dall'aumento dell'importo medio delle pensioni.

Come chiarito ai Delegati presenti anche dal Vice Presidente, Tullio Scotti, e dal Prof. Ugo Pomante della Benchmark&Style, società di advisor che da circa un anno e mezzo collabora con l'Enpav, nel 2008 e nel 2009, l'Ente ha seguito una politica estremamente prudenziale per contenere i rischi, privilegiando una bassa redditività del patrimonio mobiliare, piuttosto che esporsi a mercati estremamente volatili. Il risultato è stato di stabilità e di conservazione del patrimonio.

Il 2010 è stato l'anno delle iniziative e delle decisioni, è stata impostata una precisa strategia di investimento, realizzata a seguito di un'analisi dettagliata dei titoli in portafoglio e sono stati definiti investimenti finalizzati ad allineare il portafoglio di investimento dell'Ente con l'asset allocation strategica deliberata dal Consiglio di Amministrazione.

"L'obiettivo - ha dichiarato il Presidente Mancuso - quindi deve essere quello di tendere verso una crescita del patrimonio costante e coerente con il limite del rischio di mercato che un ente di previdenza può accollarsi. Non possiamo pensare di superare i rendimenti dei mercati, ma scegliere le opportunità di investimento che rispondono al rischio accettabile per salvaguardare il patrimonio e garantire le pensioni".