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LA VETERINARIA ENTRA NELLE SEMPLIFICAZIONI AMBIENTALI

LA VETERINARIA ENTRA NELLE SEMPLIFICAZIONI AMBIENTALI
Le semplificazioni burocratiche in materia ambientale approvate dal Consiglio dei Ministri non riguardano solo le piccole e medie imprese. Saranno interessati dal provvedimento gli ambulatori e laboratori veterinari. Il Regolamento, già approvato da Palazzo Chigi, dovrà essere emanato dal Colle.

Il 3 marzo è stato approvato in Consiglio dei Ministri un Regolamento che prevede semplificazioni degli adempimenti amministrativi in materia ambientale per le piccole e medie imprese.

In base alle anticipazioni dello schema di Regolamento - che ora dovrà essere emanato dal Presidente della Repubblica - gli ambulatori e laboratori veterinari. Il provvedimento, che punta a sburocratizzare le attività produttive e a produrre risparmi, riguarda le acque reflue e l'inquinamento acustico.

In materia di acque reflue, viene previsto che siano assimilate alle acque reflue domestiche, e quindi benefici del medesimo regime di queste ultime le acque che, prima di ogni trattamento depurativo, presenti le caratteristiche qualitative dettagliate dal Regolamento e cioè che non contengano determinate sostanze in quantità superiori ai limiti previsti. Rientrano fra le attività che generano acque reflue assimilate alle acque reflue domestiche quelle svolte da "Ambulatori medici studi veterinari o simili, purché sprovvisti di laboratori di analisi e ricerca". I criteri di assimilazione dettati nel nuovo Regolamento verranno da subito applicati, in assenza di disciplina regionale. Le attività elencate nel Regolamento non dovranno chiedere autorizzazioni e permessi preventivi. Analoga logica è stata seguita per il rinnovo alle autorizzazioni agli scarichi per i quali era richiesto un rinnovo quadriennale. Oggi, se le caratteristiche del ciclo produttivo e dello scarico non cambiano e se gli scarichi non contengono sostanze pericolose, il rinnovo non è più richiesto.

 

 

In materia di inquinamento acustico, il Regolamento prevede che alcune attività definite a bassa rumorosità, non siano soggette all'obbligo di presentare la documentazione di impatto acustico prevista all'art. 8, commi 2, 3 e 4 della L. 447/1995. Fra queste sono esplicitamente annoverati i laboratori veterinari.

"Per la prima volta in Italia - ha spiegato il ministro Renato Brunetta - viene concretamente affermato il principio di proporzionalità: gli adempimenti amministrativi vengono infatti diversificati in relazione alla dimensione, al settore in cui opera l'impresa e all'effettiva esigenza di tutela degli interessi pubblici (in linea con lo Small Business Act adottato a livello comunitario)". Il Governo si è impegnato, con la manovra economica dell'estate 2010, a realizzare numerose semplificazioni che contribuiscano nell'azione di rilancio dell'economia, ha aggiunto il Ministro, " liberando risorse che fino a oggi sono state spese per attività amministrative inutili e che possono essere ricollocate sul fronte degli investimenti o, più semplicemente, dare fiato ai bilanci delle aziende in difficoltà".