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DIOSSINA A MANTOVA: STOP AL CONSUMO E VENDITA DI UOVA

DIOSSINA A MANTOVA: STOP AL CONSUMO E VENDITA DI UOVA
Trovate tracce di diossine e Pcb in allevamenti rurali di galline, nelle adiacenze di impianti industriali nel Mantovano. Scattano i divieti dell'Asl: vietati il consumo e la vendita negli allevamenti contaminati. Effettuati controlli anche negli allevamenti bovini. Il latte prodotto risulta incontaminato. Il dirigente del dipartimento di veterinaria Loris Zaghini fa il punto della situazione. Nessun allarmismo. Sono state riscontrate nel Mantovano in sei aziende agricole su nove, concentrazioni di diossina, pcb e altre sostanze cancerogene al di sopra dei limiti di legge.

I controlli sono stati disposti dall'Asl di Mantova in aree prossime a impianti industriali. L'Asl ha già emesso i primi divieti di consumo e di commercializzazione delle uova, degli ovoderivati e delle galline negli allevamenti rurali contaminati.

I campioni erano stati prelevati negli allevamenti rurali nel corso di una campagna straordinaria di indagine partita ad ottobre e che ha coinvolto anche allevamenti bovini. Negativi, finora, i riscontri per il latte, mentre almeno sei partite di uova sarebbero risultate positive. Si tratta d'animali ruspanti, allevati all'aperto e alimentati con becchime autoprodotto. Non rientrava nell'indagine il controllo sugli allevamenti industriali, che vengono costantemente monitorati e che sarebbero esenti dalla presenza delle sostanze cangerogene.

Ieri pomeriggio, il dirigente del dipartimento di veterinaria Loris Zaghini in una conferenza stampa ha fatto il punto della situazione, confermando i risultati delle analisi ma anche evitando di creare allarmismi tra la popolazione. ''Alle sei aziende agricole interessate - si legge in una nota ANSA - abbiamo gia' comunicato che le uova e le carni degli animali da cortile allevati non possono essere ne' consumati ne' commercializzati'', precisando che ''l'autoconsumo di quelle uova e di quelle galline riguarda cinque o sei famiglie''. Gli allevamenti avicoli in cui sono stati riscontrate contaminazioni si trovano dei Comuni di Sustinente, San Giorgio, Castiglione delle Stiviere, San Martino dall'Argine, Viadana e Dosolo.
''Al momento - ha detto Zaghini - non e' possibile stabilire che cosa abbia provocato la contaminazione di uova e pollame. Per questo a breve partira' la seconda fase dello screenig sui campioni prelevati che sara' eseguita dall'Istituto zooprofilattico di Bologna, dopo che nella prima fase le analisi erano state effettuate da quello di Brescia. Contemporaneamente, scenderanno in campo i carabinieri del Nas per capire come i polli di quelle aziende agricole sono stati allevati, in che condizioni e con che mangimi. Il dirigente non ha fornito i livelli di diossina e Pcb riscontrati nei campioni ma si e' limitato ad affermare che ''il reale livello e la qualita' della contaminazione richiede accertamenti analitici piu' complessi''.

Zaghini, ha concluso dicendo di essere a conoscenza che ''il Ministero della salute sarebbe intenzionato ad estendere a livello nazionale l'indagine che abbiamo fatto sugli allevamenti avicoli e bovini per l'autoconsumo''.