Il Ministro della Salute ha escluso che allo stato attuale "ci sia alcun rischio per la salute del consumatore italiano". Al question time ha spiegato che per modificare in maniera significativa il carico corporeo di diossina a cui è normalmente esposta una persona "dovrebbe ingerire centinaia di chilogrammi di carne suina contaminata". Oggi la presentazione di misure precauzionali di controllo.
Rispondendo al question time di ieri alla Camera, il Ministro della Salute Ferruccio Fazio, ha escluso che allo stato attuale "ci sia alcun rischio per la salute del consumatore italiano".
L'onorevole Melchiorre chiedeva iniziative sulla contaminazione da diossina di uova e carni provenienti da allevamenti tedeschi, originato in dicembre a causa di una società che aveva utilizzato oli industriali per la produzione di biodiesel, nella linea produttiva di mangimi per animali, producendo la contaminazione da diossina di uova e carni agricole. 'interrogante ha chiesto "una risposta chiara in merito ai reali rischi, anche immediati, per la salute dei consumatori in caso di ingestione di cibi contaminati da diossina".
E la risposta del Ministro è stata che per modificare in maniera significativa il carico corporeo di diossina a cui è normalmente esposta una persona "dovrebbe ingerire centinaia di chilogrammi di carne suina contaminata al livello trovato nell'unico allevamento suino risultato positivo nella bassa Sassonia. "l'uomo dovrebbe ingerire centinaia di chilogrammi di carne suina contaminata".
I valori massimi di diossina stabiliti dalla normativa comunitaria sono di un picogrammo per grammo di grasso per le carni suine, tre picogrammi per grammo di grasso per le carni bovine e tre picogrammi per le uova. Si tratta di valori massimi basati su un parametro di sicurezza che è " cento volte inferiore al limite che può indurre in realtà tossicità nell'uomo".
"Quanto al riscontro di derrate alimentari in Germania- ha aggiunto il Ministro- la diossina è stata trovata in 18 campioni di uova e un unico campione di carne suina, con un valore di 1,51 picogrammi. Cos'è un picogrammo? È un miliardesimo di milligrammo. Poiché in condizioni normali c'è diossina nell'ambiente e negli alimenti, un uomo che pesa 60 chilogrammi ha un carico corporeo di diossina dovuto alle normali esposizioni ambientali di circa 350 mila picogrammi complessivi".
Il Ministro ha citato l'EFSA, la quale ha stabilito come dose settimanale accettabile di assunzione di diossine per la dieta un valore di 14 picogrammi per ogni chilo di peso corporeo dell'uomo. "Quindi- ha concluso- un uomo di sessanta chili tollera 840 picogrammi alla settimana di diossina, che equivarrebbe all'assunzione di 140 chili alla settimana di carni suine ai livelli trovati nella bassa Sassonia".
Oggi stesso, dopo la riunione con l'Istituto superiore della sanità e gli istituti zooprofilattici delle regioni, il Ministero darà comunicazione alla stampa della situazione del piano dei controlli.