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ONAOSI, ANMVI SOSTIENE CARLA BERNASCONI

ONAOSI, ANMVI SOSTIENE CARLA BERNASCONI
Sono aperte le procedure per l'elezione del Comitato di indirizzo della Fondazione Onaosi. Il termine per la presentazione delle liste scade il 12 gennaio. ANMVI sostiene la candidatura di Carla Bernasconi, in rappresentanza dei veterinari contribuenti volontari. Obiettivo: 50 firme per competere con i farmacisti e gli odontoiatri. La Giunta Esecutiva Onaosi (Opera Nazionale Assistenza Orfani dei Sanitari Italiani) ha attivato le procedure elettorali per l'elezione del Comitato di indirizzo della Fondazione (mandato 2011-2016) che avrà il compito di eleggere il prossimo CdA.

Il nuovo regime statutario prevede che non siano più gli Ordini a nominare i rappresentanti delle categorie di contribuenti, ma che siano gli stessi contribuenti a votare per i loro rappresentanti in modo diretto, con voto postale individuale e segreto.

Nel Comitato di indirizzo è prevista la presenza (non retribuita) di un rappresentante libero professionista, proveniente dalla lista più votata tra quelle dei veterinari, odontoiatri e farmacisti contribuenti volontari.

ANMVI sostiene la lista "ONAOSI per gli orfani" e la candidatura di Carla Bernasconi, in rappresentanza dei veterinari contribuenti volontari. Per proporre la lista sono necessarie 50 firme.

L'Anmvi e gli Ordini professionali raccolgono le firme che dovranno pervenire utilizzando il modulo di presentazione liste e il modulo di accettazione candidatura, alla Fondazione entro le ore 13.00 del 12 gennaio. Di ciascun veterinario firmatario occorre inviare la fotocopia di un documento di identità valido.

Questi i punti del programma elettorale della lista "ONAOSI per gli orfani":

1. Creare un senso di appartenenza, implementando la comunicazione e la conoscenza. Ad oggi l'unico contatto con la Fondazione è l'invio della richiesta di saldo delle quote associative;
2. Ricondurre le attività alla missione fondamentale della Fondazione: l'assistenza agli orfani mettendo a disposizione risorse più rilevanti delle attuali ritenute insufficienti;
3. Prevedere situazioni di assistenza reale ai figli di sanitari non autosufficienti o disabili;