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LA COMMISSIONE UE PER LA SALUTE DELLE API

LA COMMISSIONE UE PER LA SALUTE DELLE API
Dopo la risoluzione del Parlamento Europeo sulla mortalità delle api, la Commissione Europea rende noto il programma di azione per affrontare il problema. Riesame delle regole UE in materia di salute animale. Presa d'atto della scarsa disponibilità di farmaci. Formazione di funzionari degli Stati membri. Con una comunicazione ufficiale la Commissione è intervenuta sul problema della salute delle api. Dopo la controversa risoluzione del Parlamento Europeo che ha sollevato la questione della mortalità di questi animali (senza tenere conto delle competenze veterinarie, ha fatto notare la Fnovi), la Commissione ha delineato le iniziative avviate e le azioni già condotte.

La Commissione ha avviato, completato o pianificato le seguenti azioni specifiche che consentiranno di acquisire una migliore conoscenza del fenomeno della mortalità delle api, e quindi di individuare gli eventuali interventi correttivi che si renderanno necessari:

•Designazione di un laboratorio di riferimento UE per la salute delle api (ANSES - Sophia Antipolis - France)

•Un programma pilota di sorveglianza per stimare l'entità del fenomeno della mortalità delle api

•Riesame delle regole UE in materia di salute animale per quanto concerne le api, in particolare in relazione ad elementi essenziali quali le definizioni generali, i principi per le misure di controllo della malattia e gli spostamenti degli sciami

•Un maggior uso di documenti orientativi per affrontare le questioni per le quali un intervento legislativo a livello dell'UE non sarebbe appropriato

•Formazione di funzionari degli Stati membri in materia di salute delle api nell'ambito dell'iniziativa "Migliorare la formazione per rendere più sicuri gli alimenti"

•Tener conto della disponibilità limitata di medicinali veterinari per le api durante il riesame della legislazione UE sui prodotti medicinali

•Approvare pesticidi a livello UE soltanto se sono sicuri per le api da miele

•Proteggere le api affrontando il problema della perdita di biodiversità

•Aumentare il contributo dell'UE al finanziamento dei programmi nazionali in tema di apicoltura di quasi il 25% per il periodo 2011-2013

•Progetti di ricerca attinenti alla salute delle api mellifere e al declino degli impollinatori, selvatici e non, comprese le colonie di api mellifere in Europa

•Una più stretta cooperazione con le organizzazioni internazionali (ad esempio, l'Organizzazione mondiale per la salute animale, OIE)

La comunicazione dovrebbe fungere da base per ulteriori discussioni con il Parlamento europeo, il Consiglio, le autorità degli Stati membri e altre parti interessate. Esso dovrebbe anche contribuire a identificare quali ulteriori azioni siano necessarie a livello di UE.

In Italia, un dossier di analisi e proposte è stato curato dalla Fnovi che ha
già sensibilizzato il Ministero della Salute e il Parlamento Europeo. La Fnovi si è inoltre fatta promotrice della sperimentazione di un medicinale veterinario. Con una nota del 3 dicembre scorso, il Ministero della Salute ha confermato che la sperimentazione del'API-BIOXAL in Apicoltura è allo stato attuale l'unica modalità prevista per l'utilizzo dell'acido ossalico contro la varroatosi.