Il Presidente dell'ANMVI Sandro Barbacini, scrive al Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio, chiedendo un urgente intervento per ottenere l'esclusione dei veterinari liberi professionisti dal sistema ECM.
"Credo che sia doveroso da parte nostra, anche a nome delle associazioni che rappresentiamo, chiedere alla FNOVI una valutazione sul sistema ECM ed un intervento di conseguenza per rendere attuabile il doveroso impegno all'aggiornamento continuo da parte dei veterinari liberi professionisti con regole che possano essere applicabili senza essere inutilmente burocratiche e punitive". Inizia con queste parole la lettera firmata dal Presidente dell'ANMVI Sandro Barbacini, ed indirizzata al Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio, con la richiesta di un intervento urgente a difesa dei diritti e delle esigenze dei veterinari liberi professionisti in riferimento all'obbligo ECM.
Le motivazioni che Barbacini evidenzia nella sua richiesta sono numerose e sono state lamentate dall'ANMVI più volte sia direttamente al Ministero della Salute, sia alla FNOVI nella convinzione che i liberi professionisti veterinari siano fortemente penalizzati dal sistema ECM che, come dichiara lo stesso Presidente "non è più un semplice controllo dei crediti acquisti ma è diventato veramente un sistema inquisitorio e fiscale che nulla ha a che fare con il vero aggiornamento scientifico e culturale dei Medici Veterinari".
Barbacini chiede pertanto alla FNOVI che siano direttamente gli Ordini sulla base del codice deontologico che, prevede l'obbligo di aggiornamento da parte di tutti gli iscritti, ad individuare un sistema di controllo diretto togliendo il mondo libero professionale da ogni coinvolgimento del sistema ECM.
Secondo l'ANMVI infatti "solo in questo modo potremo riportare la nostra categoria alla partecipazione di eventi o momenti formativi con la passione che ha sempre espresso per la sua crescita scientifica e professionale, senza ridurre il doveroso impegno all'aggiornamento continuo ad una semplice raccolta di crediti che in nessun modo possono esprimere la qualità del nostro aggiornamento".
L'ANMVI conta sulla attenzione che la FNOVI ha sempre espresso verso la categoria per un intervento concreto risolutivo di una grave situazione che si sta trascinando da quasi dieci anni.