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I MINIMI TARIFFARI CONTRO LE PA SLEALI

I MINIMI TARIFFARI CONTRO LE PA SLEALI
La bozza di Statuto delle professioni intellettuali prevede il ripristino dei minimi tariffari. Via Arenula si appresta a ripartire dagli incontri di questa primavera con le professioni e a "cancellare la Legge Bersani". I minimi tariffari garantiscono la trasparenza nelle gare pubbliche. ANMVI: in campo sanitario la Bersani ha permesso la concorrenza sleale delle Pubbliche Amministrazioni contro i liberi professionisti.

Senza i minimi tariffari non c'è trasparenza nelle gare e nei bandi pubblici e non c'è nemmeno lealtà concorrenziale ma solo la spinta al ribasso delle prestazioni professionali.

Il Ministro della Giustizia Angelino Alfano ha fatto proprio il principio opposto a quello della Legge Bersani: senza le tariffe minime il mercato delle prestazioni professionali non migliora affatto. Al contrario, dove mancano, il mercato viene distorto e, nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni, i servizi professionali vengono deprezzati e appaltati con scarsa trasparenza.

Che la Legge Bersani non riguardasse le pubbliche amministrazioni del Servizio Sanitario Nazionale era già abbastanza chiaro, ma molte Regioni e Asl hanno continuato a comportarsi in questi anni come se lo Studio indicativo dei compensi elaborato dalla Fnovi non esistesse. E' stato necessario chiedere l'intervento del Ministero della Salute (che non ha inserito i minimi tariffari nella riforma degli ordini professionali della sanità, lasciando la questione sul tavolo del Ministero della Giustizia).

Non solo, essendo vincolate ad obiettivi e comportamenti di tipo "aziendale" e ammettendo l'esercizio libero professionale dei dirigenti del SSN, Asl - è così pure Regioni e Comuni- si sono comportate da competitor e non da pubbliche amministrazioni nei riguardi dei liberi professionisti. Il ribasso, non l'efficacia e l'appropriatezza delle prestazioni, è stata la regola della selezione.

Se la Pubblica Amministrazioe entra nel mercato, l'ANMVI non puà che essere favorevole al pieno ripristino dei minimi tariffari quale criterio deontologicamente vincolante e normativamente non derogabile per gli Ordini professionali e le pubbliche amministrazioni che "appaltano" prestazioni libero professionali.

Se il principio dei minimi è passato per i commercialisti passerà per tutte le professioni intellettuali. Il Ministro Alfano è stato chiaro nelle sue valutazioni sulla Legge Bersani: ha danneggiato le professioni.