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ANMVI OSPITA CONFPROFESSIONI SANITA’

ANMVI OSPITA CONFPROFESSIONI SANITA’
Definizione dei rapporti di lavoro negli studi professionali e superamento della crisi delle professioni intellettuali al centro delle strategie di Confprofessioni Sanità. All'incontro di sabato scorso, presso la sede di ANMVI, associazione coordinatrice, veterinari, medici di famiglia e odontoiatri hanno affrontato le priorità politiche ed economiche che investono gli studi professionali. Nella sua veste di associazione coordinatrice dell'Area Sanità e Salute di Confprofessioni, l'ANMVI ha ospitato sabato 25 settembre, nella propria sede cremonese, i vertici delle professioni sanitarie aderenti a Confprofessioni Sanità (ANMVI, ANDI, FIMMG, PLP). Al centro dell'incontro, al quale ha presenziato anche il Presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, la definizione dei rapporti di lavoro negli studi professionali e il superamento della crisi delle professioni intellettuali.

Per l'Area Sanitaria di Confprofessioni sono intervenuti Carlo Scotti (Coordinatore dell'Area e componente della Giunta Esecutiva di Confprofessioni), Roberto Callioni, Mimmo Andreoni, Mario Canton, Gherardo Ghetti, Giacomo Milillo, Beppe Greco, Massimo Magi, in rappresentanza di ANDI, FIMMG, EBIPRO e FONDOPROFESSIONI. Per la Giunta Esecutiva di Confprofessioni ha partecipato ai lavori anche il Tesoriere Marco Natali, in veste anche di Delegato alla territorialità. Per l'ANMVI hanno assistito il Vice Presidente Vicario Giancarlo Belluzzi e il Direttore Antonio Manfredi.

Carlo Scotti, Coordinatore dell'Area Sanitaria ha introdotto i lavori richiamando i risultati delle attività di Giunta e di Presidenza e confermando il sostegno dell'Area Sanitaria all'operato del Presidente Gaetano Stella. Accennando all'audizione di Confprofessioni in Commissione bicamerale di controllo sugli enti gestori di forme di previdenza obbligatoria, Scotti ha ribadito l'importanza di affrontare il problema della sostenibilità previdenziale e di preservare il principio dell'autonomia previdenziale dei professionisti.

Per il rilancio delle professioni intellettuali, in crisi non solo per la congiuntura economica, l'Area Sanitaria ha condiviso la necessità di una vasta operazione di accredito dei professionisti presso i Dicasteri economici, a cominciare dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, per sollecitare misure di agevolazione dell'imprenditorialità professionale, dai confidi alla detraibilità degli investimenti all'accesso al credito, strumenti in grado di mettere gli studi professionali nella condizione di aggredire la crisi economica.

Ma la crisi è anche culturale e si lega ad un divario tra professionista e cliente; quest'ultimo chiede sempre meno "conoscenza" e sempre più "servizio", con conseguente perdita di valore del peso intellettualmente superiore della prestazione professionale. Per questo l'Area Sanità e Salute ha condiviso l'esigenza di consolidare e supportare l'azione di Confprofessioni, per acquisire maggiore peso politico e riuscire a sfondare rispetto all'imprenditoria.

E' inoltre in corso una modifica dei modelli professionali tradizionali con digitalizzazione e innovazione tecnologica crescente, che rende urgente un ripensamento degli assetti organizzativi, attraverso lo sviluppo di una formazione manageriale, una riorganizzazione del diritto societario specificamente dedicata alle professioni ed il rafforzamento del welfare degli studi professionali, dal contratto collettivo nazionale per i dipendenti alla ridefinizione dei rapporti di lavoro tra liberi professionisti attraverso l'individuazione di una cornice giuridica nuova sul modello della monocommittenza.

Confprofessioni Sanità ha individuato nella riforma delle professioni e nell'ingresso della Confederazione dei professionisti nel Cnel gli strumenti per la revisione degli aspetti economici ed occupazionali del lavoro libero professionale in Italia che, malgrado rappresenti una consistente quota di Pil e di società del lavoro non ottiene le stesse attenzioni del cosiddetto "popolo della partita IVA".

Anche il praticantato sarà al centro delle politiche professionali di Confprofessioni, particolarmente attenta alla fascia dei giovani professionisti. L'Area Sanità e Salute ha condiviso la necessità di definire e accompagnare la condizione del professionista dall'abilitazione all'esercizio professionale attraverso un percorso di apprendistato che ciascuna area professionale (sanitaria, tecnica, giuridica ed economica) dovrà stabilire con il proprio Ministero di riferimento.

Nella foto da sinistra: Ghetti, Greco, Milillo, Scotti, Stella, Callioni, Natali, Magi, Belluzzi