• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295

BIOETICA, ANIMALI, VETERINARI E CRISI: IL DOCUMENTO

BIOETICA, ANIMALI, VETERINARI E CRISI: IL DOCUMENTO
Il Comitato Bioetico per la Veterinaria ha presentato alla stampa il documento "Gli Animali e la crisi economica". Sette raccomandazioni finali per le amministrazioni pubbliche e per i privati cittadini che devono sostenere un impegno di spesa nei confronti degli animali. Silvia Macelloni (ANMVI): i veterinari conoscono bene la crisi e non possono pagare gli errori di altri. Il Comitato Bioetico per la Veterinaria ha presentato questa mattina il documento "Gli Animali e la crisi economica". Nella sala stampa di Palazzo Madama, il Comitato, presieduto da Pasqualino Santori, ha proposto una riflessione sulla relazione fra la crisi economica e un mondo animale che negli ultimi anni ha visto crescere la propria considerazione giuridica etica e sociale.

Nel documento si legge che " il veterinario nel suo lavoro spesso rileva e sperimenta il disagio di persone con problemi economici. Il veterinario, soprattutto se libero professionista e più esposto alle contingenze, è sempre più costretto a raffrontarsi con le difficoltà di pagamento da parte di allevatori in crisi di sopravvivenza, con le ristrettezze economiche delle famiglie con uno o più animali domestici e addirittura con le richieste di prestazioni di volontariato da parte di pubbliche amministrazioni alle prese con emergenze. Lo stesso perseguimento del benessere animale che è fra gli obblighi deontologici del veterinario può generare in condizioni di assoluta assenza di risorse una condizione di ricatto psicologico".

Alla conferenza stampa è intervenuta per l'ANMVI Silvia Macelloni che ha focalizzato il suo intervento sui riflessi della crisi sulla professione medico-veterinaria: "La veterinaria conosce assai bene l'argomento "crisi economica"- dichiara- essendone partecipe come e forse più rispetto ad altre categorie". La collega sottolinea soprattutto la sovrabbondanza di laureati, le penalizzazioni fiscali sulle prestazioni veterinarie e gli elevati investimenti richiesti per garantire prestazioni di qualità e al passo con l'avanzamento delle conoscenze scientifiche e tecnologiche.

"In Italia - aggiunge- esistono Leggi assolutamente all'avanguardia in materia di animali. Ciò non ha comportato purtroppo, secondo noi, una parallela evoluzione del rapporto uomo-animale. Ciò è visibile anche dalla percentuale di proprietari che ancora oggi non si reca dal veterinario per la prevenzione, la microchippatura, i controlli e le cure indispensabili, sottovalutando non solo la salute del proprio pet ma anche quella della propria famiglia e della collettività".

"Vorremmo ricordare - aggiunge la Collega- che le prestazioni Veterinarie sono prestazioni sanitarie necessarie, per le quali dovrebbe vigere la regola della buona prassi e non quella dell'offerta last minute che, oltre a non garantire gli standard minimi di qualità, induce a falsi bisogni di salute. Ciò non aiuta il proprietario a comprendere la base autentica del rapporto con l'animale e rende contabile e scialba la nostra Professione, basata invece su scienza e coscienza".

"I Medici Veterinari, seppur in crisi- conclude la Collega-  continuano ad aggiornarsi, ad investire in strutture e macchinari sempre più complessi, ad evolversi".  

Fra le sette raccomandazioni finali del Comitato, anche una riflessione sulla prestazione gratuita e i bandi al ribasso: " L'aspetto più significativo della questione riguarda però gli stessi animali, in quanto la scelta di non cercare risorse sufficienti a realizzare nella pratica quanto affermato nella teoria comporta la persistenza di approcci superficiali e non ponderati, in ultima analisi, irrispettosi delle vite animali coinvolte".

 

Allegati
pdf DOCUMENTO CBV ANIMALI E CRISI ECONOMICA.pdf