• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295

AGROALIMENTARE, RICHIAMO DI MARABELLI AL SETTORE

AGROALIMENTARE, RICHIAMO DI MARABELLI AL SETTORE
"La Sanità Pubblica Veterinaria è un alleato". Intervento del capo Dipartimento Romano Marabelli all'Assemblea dei Consorzi Prosciutto di Parma e S. Daniele. Produttori ed operatori di sanità pubblica richiamati alle loro responsabilità. Indicati i quattro pilastri della strategia per rendere sicuro e garantito il prodotto. "La Sanità Pubblica Veterinaria è un alleato". Il Capo Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria della Nutrizione e della Sicurezza degli Alimenti, Romano Marabelli, all'Assemblea dei Consorzi Prosciutto di Parma e S. Daniele ha richiamato produttori ed operatori di sanità pubblica alle loro responsabilità e indicato i quattro pilastri della strategia da perseguire.

"La sanità pubblica veterinaria non è un antagonista - ha dichiarato Marabelli nel corso dell'Assemblea svoltasi nei giorni scorsi a Parma- perché ha sempre svolto il proprio ruolo cercando di valorizzare anche all'estero le produzioni del nostro Paese: rispetto delle regole, quindi, ma per rendere sicuro e garantito il prodotto".

"Mentre in Italia l'agro alimentare rappresenta la seconda voce produttiva del Paese- ha aggiunto- è ora che si faccia uno sforzo e ci si pareggi all'Europa, dove questo comparto è invece al primo posto dei settori produttivi".

Per il Ministero della Salute - presenti anche il Direttore generale della sicurezza alimentare Silvio Borrello e Piergiuseppe Facelli, Responsabile dell'ufficio internazionale- le strategie sono sintetizzabili in quattro punti che il Capo Dipartimento ha riassunto così:

1. Posizione rigorosa, nel rispetto delle regole EU. Vale per tutti, operatori della produzione e controllori pubblici: solo il gioco di squadra, dall'allevamento alla distribuzione, può garantire il rispetto delle regole sanitarie. Talvolta il rigore è mancato e per pochi inadempienti il settore è stato penalizzato.

2. La sanità del bestiame, materia prima del prodotto finale, è anch'esso un obiettivo di squadra che in questo caso è "squadra ampia" perché raggruppa tutti i livelli della sanità pubblica ed anche gli allevatori. Questi ultimi sembrerebbero non appartenere a questo comparto, mentre in realtà sono il tassello indispensabile per partire col piede giusto.

3. Ruolo delle regioni. In questo sistema federato l'anello più delicato è quello regionale, che vede indistinte regioni di aree geografiche diverse. Quante volte poche fallanze, rilevate tanto al nord che al sud, hanno fatto fare agli ispettori internazionali "di ogni erba un fascio", mettendo in crisi il nostro export su aree o Paesi strategici per il nostro mercato?

4. Ruolo dei produttori. Due sono i loro compiti: quello di tenere il mercato e quello della responsabilità primaria, derivante dai regolamenti EU, sull'igiene e la salubrità del prodotto imesso sul mercato stesso. Sono due responsabilità connesse intimamente, perché se cade il secondo, quello sull'igiene e salubrità, si blocca l'azienda, crolla la fiducia del consumatore, si deprime il mercato e vanno a gambe all'aria tutti gli sforzi prodotti, da loro e dal sistema.