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CALABRIA, L’ANAGRAFE CANINA NON FUNZIONA DA DUE ANNI

CALABRIA, L’ANAGRAFE CANINA  NON FUNZIONA DA DUE ANNI
"La banca dati dell'anagrafe canina della Regione Calabria non funziona da ben 2 anni, esattamente dal maggio 2008". Lo sostiene, in una dichiarazione, la deputata Fiorella Ceccacci Rubino, portavoce del gruppo parlamentare Pdl diritti degli animali, al ritorno dal suo viaggio per i canili della Calabria. Appello della parlamentare al Governatore Scopelliti e al Sottosegretario Martini.

"La banca dati dell'anagrafe canina della Regione Calabria non funziona da ben 2 anni, esattamente dal maggio 2008". Lo sostiene, in una dichiarazione, la deputata Fiorella Ceccacci Rubino, portavoce del gruppo parlamentare Pdl diritti degli animali, al ritorno dal suo viaggio per i canili della Calabria.

"Durante il mio viaggio - aggiunge - ho potuto constatare personalmente le tante disfunzionalità che sono alla base della cattiva gestione del randagismo in una delle regioni, la Calabria, dove il fenomeno è tra i più diffusi d'Italia. Il meritorio lavoro delle associazioni animaliste e di alcune aziende sanitarie provinciali è vanificato da un quadro normativo regionale non ancora aggiornato dovuto ad una disattenzione generale di quei vertici istituzionali che hanno governato la regione negli ultimi anni. Questa disattenzione ha fatto sì - continua l'esponente del Popolo della Libertà - che in Calabria l'iscrizione all'anagrafe canina diventasse, se non impossibile, una corsa ad ostacoli. Il quadro è sconfortante: i primi microchip consegnati alle unità operative territoriali, perennemente sotto organico, solo a partire dal 2006, con forniture successive sempre insufficienti e solo dopo lunghi periodi di attesa; medici veterinari liberi professionisti impossibilitati ad accedere alla banca dati regionale e che quindi inseriscono i microchip senza però l'effettiva registrazione dei cani".

"Inoltre - prosegue Ceccacci Rubino - l'assenza di indicazioni sulla costruzione dei canili e sulla gestione degli stessi e la confusione dei ruoli, tra le varie competenze delle aziende sanitarie provinciali, in merito al rilascio dei pareri igienico sanitari e della vigilanza dei canili e dei rifugi, hanno creato una situazione esplosiva ormai non più sostenibile, per questo ho invocato l'intervento del sottosegretario Francesca Martini affinché agisca, con i nuovi vertici regionali, per trovare una soluzione che ponga fine a questo disastro lasciato in eredità dalla precedente giunta Loriero".

"Sono convinta - conclude - che il nuovo Presidente della regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, saprà dedicare al fenomeno del randagismo quell'attenzione che è venuta meno in passato intervenendo per colmare quelle lacune normative che sono alla base della sua costante emergenza".