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POSITIVITA’ CORTISONICI, RICERCATORI AL 1°STEP

POSITIVITA’ CORTISONICI,  RICERCATORI  AL 1°STEP
Saranno pubblicati nei prossimi mesi i risultati delle ricerche condotte dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna e dalla Università di Milano, sulla presenza di prednisolone nelle urine delle vacche da latte. Per i ricercatori risultati interessanti anche se non conclusivi. Saranno pubblicati nei prossimi mesi, negli atti del Congresso mondiale di buiatria (W.B.C. Santiago, Cile 14-18 novembre 2010) e sulla rivista Steroid, i risultati delle ricerche condotte dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna e dalla Università di Milano, sulla presenza di prednisolone nelle urine delle vacche da latte. Si tratta di risultati preliminari e non esaustivi, ma sufficienti ad avviare un percorso di ulteriori approfondimenti e studi da parte della comunità scientifica.

Le positività, che hanno riguardato una percentuale intorno al 70% dei casi, erano state commentate nel marzo scorso dai medici veterinari della Sivar con preoccupazione, per le conseguenze sanzionatorie e giudiziarie a carico degli allevatori per presunti trattamenti illeciti. I medici veterinari buiatri hanno subito avanzato l'ipotesi di una origine metabolica e non illecita delle positività. Proprio l'elevata percentuale dei casi di positività a Prednisolone e Prednisone nelle urine di vacche inviate al macello a fine carriera, ha indotto i medici veterinari e i ricercatori a ritenere opportuno l'avvio di ulteriori analisi.

Da questo presupposto sono iniziate le ricerche presso i laboratori dell'IZLER, dove oggi i ricercatori parlano di risultati interessanti, non conclusivi, ma certamente da approfondire, con ulteriori ricerche e successive indagini.

I medici veterinari buiatri seguiranno con attenzione gli sviluppi della ricerca scientifica e il lavoro dei colleghi ricercatori e auspicano che la magistratura voglia sospendere il giudizio in attesa di conoscere gli esiti delle ricerche dalle pubblicazioni ufficiali che saranno disponibili fra il mese di ottobre e di novembre di quest'anno. Se gli approfondimenti scientifici dovessero giustificare la tesi dell'origine metabolica e non illecita, è probabile che anche le relative normative che governano questa materia possano essere di seguito adeguate.