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SCONTRO SU ORDINANZA CHE VIETA CIBO AI RANDAGI

SCONTRO SU ORDINANZA CHE VIETA CIBO AI RANDAGI
Botta e risposta a suon di comunicati fra il Sottosegretario Francesca Martini e il primo cittadino di Castellamare di Stabia (Napoli) sull'ordinanza che dispone il divieto di imbrattare il suolo pubblico con alimenti destinati alla nutrizione dei cani randagi. La replica del Primo Cittadino, Luigi Bobbio: "E' da tutelare innanzitutto la salute e il decoro dei cittadini". Botta e risposta fra il Sottosegretario Francesca Martini e il primo cittadino di Castellamare di Stabia (Napoli) sull'ordinanza che che dispone il divieto di imbrattare il suolo pubblico con alimenti destinati alla nutrizione dei cani randagi. Il Sottosegretario ha diffuso ieri un comunicato definendo il provvedimento "assurdo" e chiedendone il ritiro. Quindi la replica del Primo Cittadino, Luigi Bobbio: "legga l'ordinanza, prima di parlare. E' da tutelare innanzitutto la salute e il decoro dei cittadini".

La contrarietà del Sottosegretario Francesca Martini è contenuta in un comunicato diffuso ieri nel quale si legge: " Fermo restando la necessità di mantenere l'igiene e la pulizia del suolo pubblico, anziché emanare provvedimenti assurdi che privano gli animali randagi del fondamentale diritto all'alimentazione e, quindi, alla sopravvivenza, il Sindaco di Castellammare di Stabia dovrebbe preoccuparsi di applicare le norme vigenti in materia di prevenzione del randagismo e di tutela del benessere animale, a partire dall'obbligo di microchippatura dei cani disposto dalla mia Ordinanza del 6 agosto scorso per implementare l'anagrafe canina e consentire la rapida e sicura rintracciabilità degli animali vaganti sul territorio. Vorrei ricordare al primo cittadino di Castellammare di Stabia che le leggi vigenti attribuiscono ai Sindaci la responsabilità di raccogliere i cani randagi, curarli, ricoverarli in canile, microchipparli e sterilizzarli e non certo farli morire di stenti. Privare gli animali del sostentamento rientra nel reato di maltrattamento e non risolve il problema del randagismo. Prenderemo immediatamente contatto con l'amministrazione perché iniziative come queste vengano prontamente interrotte e sanzionate."

Nella sua replica, il Sindaco, Luigi Bobbio, dichiara: "Il sottosegretario prenda tutte le iniziative che vuole tenendo conto - se lo vorrà fare - che sono stato eletto da neanche tre mesi e che la mia città, dopo vent'anni e passa di potere di centrosinistra, non ha neanche un ricovero pubblico per gli animali randagi, ricovero che io sto già preoccupandomi di realizzare".
"Nell'attesa, lo ribadisco, il mio interesse primario è e resta, in barba ad ogni conato animalista, quello di evitare che le strade della mia città siano imbrattate e rese pericolose per la salute pubblica, specialmente in questa stagione di caldo, da maleodoranti pacchi e cartocci o vaschette piene di alimenti marciti e putrescenti. Vuol dire, comunque, che se il sottosegretario Martini dovesse eventualmente riuscire a costringermi, cosa di cui dubito francamente, a revocare o modificare il mio provvedimento, invece di intervenire spontaneamente come sottosegretario alla salute degli animali randagi, sarà chiamata a intervenire come sottosegretario alla salute degli esseri umani colpiti da una possibile epidemia di malattie infettive in ordine alle quali le lascio volentieri la scelta nell'ambito di un variegato almanacco di scienza medica", ha continuato il primo cittadino di Castellammare di Stabia.