Le positività, che hanno riguardato una percentuale intorno al 70% dei casi, erano state commentate nel marzo scorso dai medici veterinari della Sivar con preoccupazione, per le conseguenze sanzionatorie e giudiziarie a carico degli allevatori per presunti trattamenti illeciti. I medici veterinari buiatri hanno subito avanzato l'ipotesi di una origine metabolica e non illecita delle positività. Proprio l'elevata percentuale dei casi di positività a Prednisolone e Prednisone nelle urine di vacche inviate al macello a fine carriera, ha indotto i medici veterinari e i ricercatori a ritenere opportuno l'avvio di ulteriori analisi.
Da questo presupposto sono iniziate le ricerche presso i laboratori dell'IZLER, dove oggi i ricercatori parlano di risultati interessanti, non conclusivi, ma certamente da approfondire, con ulteriori ricerche e successive indagini.
I medici veterinari buiatri seguiranno con attenzione gli sviluppi della ricerca scientifica e il lavoro dei colleghi ricercatori e auspicano che la magistratura voglia sospendere il giudizio in attesa di conoscere gli esiti delle ricerche dalle pubblicazioni ufficiali che saranno disponibili fra il mese di ottobre e di novembre di quest'anno. Se gli approfondimenti scientifici dovessero giustificare la tesi dell'origine metabolica e non illecita, è probabile che anche le relative normative che governano questa materia possano essere di seguito adeguate.