L'American Veterinary Medical Association ha presentato una proposta normativa per garantire il benessere del cane allevato e compravenduto a scopo d'affezione. Gail Golab, direttore AVMA: "Non ha importanza il luogo di detenzione. Sia il negozio o l'allevamento, quel che conta è garantire al cane cure adeguate".
Il cane allevato e commercializzato richiede standard di cure e benessere appropriate alla sua futura condizione di animale da compagnia. Al riguardo, gli Stati Uniti hanno prodotto una copiosa quanto difforme legislazione, che dal 2009 ad oggi conta più di 100 atti normativi, senza tuttavia riuscire a garantire che tutte le strutture di detenzione dei cani, allevati o detenuti a scopo commerciale, obbediscano a standard adeguati di cura e benessere.
Per questo l'American Veterinary Medical Association ha presentato una proposta normativa, a disposizione delle autorità governative, federali e locali, che individua i requisiti di base di benessere del cane che allevatori e commercianti devono rispettare. La proposta, adottata lo scorso aprile, è ora pubblicata sul sito web dell'Associazione.
Oltre all'intento di armonizzare le norme, l'AVMA si prefigge di colmare le lacune presenti nell'Animal Welfare Act in fatto di tutela del cane allevato e oggetto di compravendita e di spostare l'accento sull'animale, piuttosto che sui requisiti delle strutture e degli operatori.
A differenza dei regolamenti esistenti, la proposta dell'AVMA non si concentra su requisiti come il numero massimo di cani allevabili o vendibili e non si fonda nemmeno su criteri opinabili di allevamento e accadimento, bensì si focalizza sull'obiettivo scientificamente accreditabile del benessere del cane, ammettendo spazi di flessibilità.
"Non ha importanza il luogo di detenzione del cane- ha detto il direttore dell'AVMA- Gail Golab - sia il negozio o l'allevamento, quel che conta è garantire all'animale adeguate cure". Fra queste figura naturalmente l'assistenza veterinaria, che deve essere regolarmente documentata da allevatori e negozianti.
"Abbiamo l'occasione - ha aggiunto Golab- di mostrare la nostra leadership sulle questioni animali emergenti. La proposta di legge che presentiamo è esaustiva e alternativa a regolamenti già emanati nel paese, ma scarsamente considerati".