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SANITA’, ORDINI PRONTI A SCRIVERE LA RIFORMA

SANITA’, ORDINI PRONTI A SCRIVERE LA RIFORMA
Dopo l'incontro con il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, gli Ordini delle professioni sanitarie sono pronti a definire un documento condiviso da affiancare ai lavori avviati dal Ministro della Giustizia Alfano. Prima bozza il 20 maggio. La FNOVI elenca i 10 principi guida della riforma. I Presidenti degli Ordini e dei Collegi professionali della sanità (medici, odontotecnici, veterinari, farmacisti, infermieri, ostetriche, tecnici radiologi, psicologi) si incontreranno il 20 maggio per abbozzare la riforma del settore.

Dopo l'incontro di aprile con il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, gli Ordini della sanità si metteranno a punto un documento di riforma delle professioni sanitarie da inserire nella riforma generale delle professioni, a cui sta lavorando il Ministro della Giustizia, Angelino Alfano.

"Sarà l'occasione per definire un documento condiviso - ha dichiarato il Presidente FNOVI Gaetano Penocchio che parteciperà all'incontro in programma il prossimo 20 maggio - che rechi i principi che le professioni sanitarie, coinvolte nella riforma, ritengono inderogabili a proposito di formazione, di certificazione, di costituzione di società professionali, di pubblicità e di tariffe / onorari / costi di riferimento" .

I principi ispiratori del riordino sono elencati in un decalogo pubblicato da 30giorni. Gli Ordini chiedono il consolidamento del ruolo di enti pubblici non economici - dotati di autonomia organizzativa, finanziaria e statutaria - e alcune innovazioni come la possibilità di costituire camere arbitrali, di conciliazione e di risoluzione alternativa delle controversie; disciplinare le modalità di tenuta degli albi, prevedendo anche la creazione di un albo nazionale tenuto dalle Federazioni Nazionali; prevedere per le Federazioni Nazionali funzioni di collegamento con le autorità amministrative attraverso gli Ordini territoriali e le Consulte regionali degli Ordini e l'adozione di codici deontologici e rafforzamento dei poteri disciplinari, con la creazione di commissioni dotate di carattere di terzietà.

"Stiamo cercando - spiega il presidente degli Ordini dei medici (Fnomceo), Amedeo Bianco - di evidenziare gli aspetti di specificità propri del settore sanitario, ad esempio in materia di tariffe e onorari, pubblicità, certificazione dei professionisti, società professionali, formazione. Resta da vedere quali di questi aspetti potranno seguire un percorso comune con le altre professioni e quali di questi dovranno invece imboccare una strada distinta, più autonoma".