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PO INQUINATO, NIENTE FONDI AI SERVIZI VETERINARI

PO INQUINATO, NIENTE FONDI AI SERVIZI VETERINARI
Dopo l'onda nera di idrocarburi sversati nel Lambro, gli interventi della Provincia e dell'Area di Sanità Pubblica Veterinaria dell'Ausl di Ferrara hanno permesso di commercializzare vongole e cozze allevate nelle acque costiere ferraresi. Ma per il monitoraggio ambientale e sanitario della ASL non arriva neanche un euro.

A distanza di oltre due mesi dallo sversamento nel Lambro di una rilevante quantità di idrocarburi la Provincia di Ferrara, con la propria struttura che si occupa delle acque costiere, e l'Area Sanità Pubblica Veterinaria dell'Ausl di Ferrara continuano a tenere sotto controllo la situazione della costa ferrarese. Ma non riceveranno un euro dallo Stato: l'Autorità di Bacino del fiume Po ha comunicato che non vi è stata la sperata approvazione dell'ordinanza e che, quindi, non è disponibile un euro per le attività di controllo ambientale e sanitario.


"E' il solito copione - dice la presidente della Provincia Marcella Zappaterra -: quando sono accesi i riflettori dei media si sprecano le promesse e i proclami, ma quando si tratta di riconoscere quanto è stato fatto ed effettivamente speso dalle istituzioni locali, non succede nulla di concreto".

Nel frattempo il controllo straordinario si sta svolgendo attraverso numerose fasi di campionamento, con l'impiego di risorse, imbarcazioni e personale tecnico, nonché con il lavoro di diversi laboratori che hanno effettuato analisi chimiche particolarmente sofisticate, con ingenti costi a carico dell'Azienda USL e, quindi, del sistema sanitario locale e regionale.


La preoccupazione principale era legata alla possibilità che gli idrocarburi contaminassero gli organismi marini e fra questi i molluschi (cozze e vongole). L'Area Sanità Pubblica Veterinaria dell'Ausl di Ferrara ha iniziato i campionamenti sin dal primo marzo e tuttora sono in corso e tutti i valori fin qui riscontrati confermano una situazione di tranquillità, sia per quanto riguarda gli idrocarburi che per le diossine e altre sostanze pericolose. Si è così potuto tornare a commercializzare vongole e cozze allevate nelle acque costiere ferraresi, salvaguardando ad un tempo i produttori e l'occupazione di un settore economico importante e la salute dei consumatori.


Sul sito web dell'Azienda USL di Ferrara sono riportati i dati aggiornati delle analisi di monitoraggio.