• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31492

UE, VERSO LEGGE SUL BENESSERE ANIMALE

UE, VERSO LEGGE SUL BENESSERE ANIMALE
Una risoluzione del Parlamento chiede una legge UE generale per il benessere degli animali. Allevamento e macellazione sono fasi chiave per tutelare anche la salute umana. Il tema è all'ordine del giorno della sessione plenaria di Strasburgo. La valutazione del Piano d'azione 2006-2010 sarà votata a maggio. Il benessere degli animali non è più una causa di pochi agguerriti animalisti. La catena alimentare, il rischio di pandemie, e il trattamento del bestiame negli allevamenti intensivi sono ormai questioni d'interesse pubblico. Il Parlamento europeo voterà a maggio una relazione, preparata da Marit Paulsen, liberale svedese, sulla "Valutazione del Piano d'azione per il benessere degli animali 2006-2010" . Marit propone anche una legge generale sul trattamento degli animali.

La sessione è in corso anche se la nube vulcanica ha impedito a molti eurodeputati di essere presente e quindi le votazioni sono state rinviate alla plenaria del 5 e 6 maggio. Ma intanto si discute.

In Europa ci sono standard diversi per il trattamento degli animali da allevamento. Questo porta anche a una concorrenza sleale fra paesi UE, perché trattamento meno attento vuol dire costi più bassi e quindi un vantaggio sui prezzi. Quali sono le principali differenze fra Paesi UE? Secondo Marit Paulsen "Ci sono grandi differenze nel modo in cui, per esempio, le regole UE sul trasporto degli animali o la gestione del pollame sono applicate. Per questo nel mio rapporto propongo di adottare una legge generale sul trattamento degli animali, che creerebbe una situazione di parità nel mercato interno, e porrebbe le condizioni anche per i prodotti importati. Ma quello che dobbiamo tenere a mente, è che non possiamo chiedere standard sempre più alti e prezzi sempre più bassi".

Nel suo rapporto Marit dice considera che uomini e animali hanno una serie di caratteristiche in comune, a partire dalle malattie che li colpiscono. "C'è un legame chiaro fra benessere degli animali e salute umana- dice- . Un allevamento rispettoso del bestiame e standard di vita dignitosi rendono gli animali più sani e più felici, quindi meno bisognosi di antibiotici e altre medicine. Meno antibiotici vuol dire meno resistenza agli antibiotici da parte degli umani (che -mangiando certi animali - assimilano i loro batteri resistenti ad alcune malattie, come la salmonella). Se uomini e animali sviluppano resistenza agli antibiotici, corriamo il rischio di tornare indietro di 100 anni, quando solo 4 bambini su 100 in Europa sopravvivevano alle malattie. La mia relazione chiede alla Commissione e ai governi di trattare la questione con estrema serietà e controllare strettamente l'uso di antibiotici sugli animali".


Ma mette in guardia dalla "Disneyficazione" degli animali". "Nella mia fattoria - conclude-avevo un maiale che adorava entrare in casa, stare seduto sul divano e guardare la televisione con noi...Ma non gliene importava niente di chi vinceva una partita di calcio! Ovviamente siamo "cugini", e tutti gli animali hanno diritto a una vita dignitosa, ma c'è una differenza enorme fra...dignità umana e dignità suina!"