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AVVOCATO DEGLI ANIMALI, LA SVIZZERA DICE NO

AVVOCATO DEGLI ANIMALI, LA SVIZZERA DICE NO
In Svizzera non passa il referendum per istituire l'avvocato degli animali. L'iniziativa era stata lanciata dalla "Protezione svizzera degli animali" che, per inserire il quesito tra quelli referendari, aveva raccolto 145mila firme. Per il Governo federale questa figura è superflua.

Uno dei quesiti referendari su cui i cittadini svizzeri erano chiamati ad esprimere un parere lo scorso fine settimana era quello "contro il maltrattamento e per una migliore protezione giuridica degli animali" che chiedeva di introdurre l'obbligo per i Cantoni di istituire un patrocinatore legale incaricato di difendere gli interessi degli animali stessi nei procedimenti per il loro maltrattamento.

Insomma, una sorta di avvocato d'ufficio per difendere i nostri amici a quattro zampe nei casi in cui il giudice o le forze dell'ordine avessero riscontrato violazioni di legge ai loro danni. L'iniziativa era stata lanciata dalla "Protezione svizzera degli animali" che, per inserire il quesito tra quelli referendari, aveva raccolto 145mila firme.

L'esperienza già esisteva, visto che già nel 1991 il cantone di Zurigo ha varato una legge in merito che ha istituito l'avvocato degli animali, nominato dall'esecutivo cantonale. Il governo federale, però, ha espresso parere contrario, giudicando superflua questa figura e spiegando che le norme vigenti per la protezione dei "pets" sono già sufficienti.