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API, AIVEMP: SOLO IL VETERINARIO PUO’ CURARE

API, AIVEMP: SOLO IL VETERINARIO PUO’ CURARE
L'apicoltura italiana vive un momento di grave difficoltà, ma non sarà il "fai da te" a risollevarla. Le aziende apistiche sono assoggettate agli stessi obblighi di qualunque azienda zootecnica e nella fattispecie al DLgs. 193/06 sul farmaco. L'AIVEMP appoggia pienamente la posizione assunta dalla FNOVI. L' AIVEMP appoggia pienamente la posizione assunta dalla FNOVI auspicando la possibilità di un confronto che consenta di ridurre ove possibile gli adempimenti inutili, tenendo conto però del livello di sicurezza per i produttori e i cittadini consumatori che rimangono obiettivi prioritari ed irrinunciabili per la sanità pubblica veterinaria.

Nel merito, l'Associazione Veterinaria di Medicina Pubblica, osserva che la produzione di prodotti dell'alveare è un settore zootecnico che sino ad oggi si è fortemente autorefenziato che ha marginalmente utilizzato le competenze veterinarie e tende a considerare ingerenze improprie gli interventi da parte della medicina veterinaria pubblica.

L'apicoltura italiana vive un momento di grave difficoltà, non solo per i trattamenti in agricoltura che hanno causato la riduzione del patrimonio apistico e per la competizione internazionale, ma anche per le scelte lungimiranti del settore stesso. Tuttavia, l'interpretazione delle norme e la loro applicazione non può rischiare di essere disattesa nonostante, in modo inequivocabile, le aziende apistiche siano assoggettate agli stessi obblighi di qualunque azienda zootecnica e nella fattispecie al DLgs. 193/06 sul farmaco.

L'AIVEMP considera pertanto corretto il comportamento del veterinario ufficiale che, applicando una norma cogente, applica una sanzione ad un apicoltore che, anziché usare l'acido ossalico fornito dalla farmacopea e distribuito dalle farmacie dietro presentazione di ricetta magistrale in triplice copia non ripetibile con diluizione da preparare da parte del farmacista (come da legislazione), lo compera in mesticheria e ricorre al "fai da te" senza registri e senza registrazioni.


L'AIVEMP puntualizza che solo il veterinario può "curare" , che il veterinario libero professionista prescrive e il veterinario dipendente pubblico controlla. Veterinari, pubblici e privati, e apicoltori possono collaborare solo nel rispetto della legalità. I liberi professionisti hanno una grande opportunità di esercitare la loro professionalità, i dipendenti di qualificare e accrescere il loro ruolo e gli apicoltori di risollevare un settore che da solo non può risollevarsi. Tutto questo richiede una precisa linea di informazione e formazione.