I dati sono contenuti nella Relazione RASFF 2009 appena pubblicata dal Ministero della Salute, dalla quale risulta che l'Italia ha effettuato il 14,7% delle notifiche complessive (472 notifiche), risultando, come negli anni 2008 - 2007 e 2006, il primo Paese membro nel numero di segnalazioni inviate. Dopo l'Italia per numero di notifiche vi è la Germania (412) e la Gran Bretagna (333), seguite da Spagna, Olanda e Francia.
Per quanto riguarda l'origine, i prodotti nazionali risultati irregolari sono stati 98 risultando il quarto Paese comunitario per numero di notifiche ricevute dopo la Germania, la Francia e la Spagna. Nell'anno 2009 era risultato il terzo Paese, dopo la Germania e la Spagna.
Considerando, invece, anche i Paesi terzi, lo Stato che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non regolari è la Cina seguita dalla Turchia, Stati Uniti e India.
Per quel che concerne l'attività di vigilanza in ambito nazionale, sono giunte 137 segnalazioni dagli Assessorati alla Sanità, dalle ASL, dai Carabinieri per la Sanità e da altre Amministrazioni (118 nel 2008 e 107 nel 2007). In un caso si è avuta una segnalazione da parte di una Associazione di consumatori.
Gli Uffici periferici del Ministero della salute (USMAF, UVAC e PIF) hanno notificato 334 irregolarità (350 nel 2008 e 389 nel 2007). Questo ufficio ha inoltre effettuato, nel corso dell'anno, numerose segnalazioni agli Assessorati alla Sanità delle regioni e province autonome di Trento e Bolzano, per l'adozione dei provvedimenti di competenza, sia a seguito di allerta comunitarie che hanno interessato il territorio nazionale, sia per prodotti italiani risultati non conformi e notificati da altri Paesi membri. Sono state, inoltre, inviate alle suddette amministrazioni numerose comunicazioni rinforzate per aumentare, in taluni casi, il livello di attenzione e di controllo.