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RABBIA: RACCOMANDAZIONI MINISTERIALI

RABBIA: RACCOMANDAZIONI MINISTERIALI
A fronte dell'evoluzione epidemiologica della malattia il Ministero della Salute raccomanda ai Servizi Veterinari di intensificare l'attività di controllo nei confronti degli animali da compagnia, in particolare nelle aree confinanti con i territori a rischio di diffusione del contagio. Maggiore controllo su randagi e vaganti. I 42 casi di rabbia silvestre, attualmente distribuiti nelle provincie di Udine, Trieste, Pordenone e Belluno, indicano una evoluzione della situazione epidemiologica che richiede una intensificazione delle attività di controllo e il rispetto più scrupoloso delle normative regionale e dell'Ordinanza ministeriale 12 ottobre 2009, estesa dal 13 novembre anche a tutto il Friuli e alla provincia veneta di Belluno.

La Direzione Generale della Sanità Animale ha sollecitato i Servizi Veterinari Regionali a "ad intensificare l'attività di controllo nei confronti degli animali da compagnia e degli altri animali sensibili alla malattia, in particolare nelle aree confinanti con i territori a rischio di diffusione del contagio".

La nota, firmata oggi dal Direttore Generale Gaetana Ferri, fa inoltre presente che "a seguito dell'emanazione dell'Ordinanza ministeriale del 12 ottobre 2009, la cui applicazione è stata estesa con nota del 13 novembre 2009 anche ai territori delle provincie di Pordenone, Gorizia, Trieste e Belluno, tutti i cani, i gatti e i furetti al seguito di persone che transitano, anche temporaneamente, nei territori interessati dalla malattia devono essere vaccinati preventivamente contro la rabbia da almeno 21 giorni e non oltre gli 11 mesi. Tali animali devono circolare legati al guinzaglio o adeguatamente contenuti a seconda delle caratteristiche della specie".

Ai fini di una corretta prevenzione, la nota ministeriale "raccomanda un maggior controllo sui cani randagi o vaganti che debbono essere prontamente catturati e destinati ai canili sanitari per gli opportuni accertamenti".

La nota conclude con l'invito ad aumentare la sorveglianza e il monitoraggio nei confronti degli animali selvatici, in particolare le volpi che rappresentano la principale fonte del contagio.

 

Allegati
pdf RABBIA RACCOMANDAZIONI DELLA DGSAFV.PDF