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RABBIA, “PACCHETTO PREVENZIONE” IN VENETO

RABBIA, “PACCHETTO PREVENZIONE” IN VENETO
La Regione Veneto ha sollecitato una riunio¬ne, coordinata dal ministero della Salute, con le altre Regioni confinanti. In arrivo un pacchetto di prevenzione contro il contagio della rabbia. Le raccomandazioni della Ulss di Belluno.
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Raccolta degli animali selvatici trovati morti, segnalazione di quelli che presentano sintomi che possano far pensare alla rabbia e una campagna di vaccinazione orale per le volpi. Sono queste le misure predisposte dal gruppo di lavoro della Regione del Veneto per il contenimento dell'epidemia di rabbia silvestre che, dopo aver fatto la sua comparsi nel Friuli Venezia Giulia nell'ottobre dello scorso anno, sta ora interessano anche il Veneto.Lo riferisce un comunicato della Regione.

Tre sono fino a questo momento i casi riscontrati, tutti nel bellunese: un cane Husky positivo per rabbia il 17 novembre nel comune di Lozzo di Cadore e di due volpi nel comune di Longarone e Forno di Zoldo il 19 novembre 2009. Il cane ha morso il suo proprietario ed è morto di rabbia. Il proprietario e la moglie sono stati sottoposti alla vaccinazione e al trattamento post contagio. Era da quindici anni che non si contava un caso in Veneto, l'ultimo era accaduto nel 1984 proprio nel Bellunese.

Il gruppo di lavoro composto da rappresentanti dell'Unità di progetto di Sanità animale e Igiene alimentare e di quella di Caccia e Pesca della Regione del Veneto, delle aziende sanitarie 1 e 2 di Belluno, e dall'Istituto Zooprofilattico delle Venezie ha convenuto sulla necessità di sensibilizzare le autorità competenti nella raccolta degli animali selvatici trovati morti e di segnalare quelli con eventuale sintomatologia anomala come strumento per raccogliere in tempi brevi maggiori informazioni sulla presenza dell'infezione nella popolazione selvatica del territorio regionale.

E' stato inoltre deciso di attivate le procedure necessarie per la programmazione delle campagne di vaccinazione orale delle volpi. Ulteriori misure sono allo studio in funzione dell'evoluzione della situazione epidemiologica della rabbia sul territorio regionale. La Regione del Veneto ha anche sollecitato una riunione, coordinata dal Ministero della Salute, con le altre Regioni e Province Autonome confinanti per concordare le misure sanitarie di rispettiva competenza.

E' plausibile che la malattia sia rientrata nella Provincia di Belluno, dopo 25 anni di assenza, proveniente dal Friuli, dove è presente dal 2008, attraverso l'ambiente selvatico. n seguito a questo riscontro, la ULss di Belluno ha comunicato che  sono stati presi provvedimenti immediati per il Comune interessato con ordinanza del Sindaco applicativa del Regolamento di Polizia Veterinaria.


La Regione Veneto, la Provincia di Belluno, l'Istituto Zooprofilattico e l'Azienda Sanitaria di Belluno hanno analizzato l'evento per definirne il profilo epidemiologico e per elaborare linee di profilassi adeguate in tutta la Provincia di Belluno.
In attesa dell'emanazione di specifici e mirati provvedimenti amministrativi da parte degli Organi Regionali e Ministeriali, la Ulss bellunese ritiene di mettere in atto quanto segue:
• vaccinazione antirabbica dei cani e degli animali domestici che dovranno essere movimentati (ad esempio alpeggi o mostre);
• vaccinazione orale delle volpi;
• intensificazione della raccolta degli animali morti, soprattutto in ambiente silvestre;
• formazione del personale esposto professionalmente;
• informazione della popolazione;
• segnalazione al Servizio Veterinario di comportamenti palesemente anomali negli animali.

Per una corretta prevenzione è necessario che le persone morse da animali vengano segnalate, a cura del medico che ha prestato le cure al Servizio Igiene e Sanità Pubblica per l'eventuale profilassi e per la successiva comunicazione al Servizio Veterinario dell'ULSS al fine di consentire la visita e l'osservazione dell'animale. La problematica sotto il profilo tecnico operativo è seguita dai Servizi Veterinari al n. 0437-516901, al n. del canile 0437-940183 e dal Servizio Igiene Pubblica al n. 0437-516920.