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AOSTA, TORNATI IN LIBERTA’ I VETERINARI

AOSTA, TORNATI IN LIBERTA’ I VETERINARI
Sono tornati in libertà, i veterinari coinvolti nell'inchiesta di Aosta. Il gip ha revocato i domiciliari trasformando la misura in obbligo di firma bisettimanale. Conclusi gli interrogatori. Sentito anche il veterinario della Asl. Sono tornati in libertà, i veterinari coinvolti nell'inchiesta di Aosta.Il gip ha revocato i domiciliari trasformando la misura in obbligo di firma bisettimanale. In tutto, nell'ambito della maxi inchiesta, portata avanti da forestali e carabinieri, sono state indagate 69 persone, tra allevatori e veterinari, di queste due sono in carcere, mentre altre undici sono finiti agli arresti domiciliari. Le accuse per i tredici indagati vanno dall'associazione per delinquere finalizzata alla truffa alla Regione alla frode in commercio, dal maltrattamento e uccisione di animali all'abusivo esercizio di professione medica.
Dal pomeriggio di venerdì 20 novembre, l'Usl ha chiuso un caseificio di Gignod, il cui titolare è attualmente in carcere nell'ambito dell'inchiesta sul bestiame e sulle fontine adulterate. Ora, il problema è per gli allevatori che portavano il latte al caseificio per la raccolta. I circa 100 conferitori dell'azienda pertanto non hanno potuto consegnare il latte per la trasformazione.
Sabato 21 novembre, si è tenuto l'ultimo interrogatorio, davanti al pm Pasquale Longarini, degli undici indagati finiti agli arresti domiciliari. Il magistrato ha sentito il veterinario dell'Usl di Aosta, che ha risposto a tutte le domande. (fonte: aostasera.it)