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FERMO INGIUSTIFICATO DI UN MEDICO VETERINARIO

FERMO INGIUSTIFICATO DI UN MEDICO VETERINARIO
Il responsabile veterinario del canile municipale di Palermo è stato condotto in caserma dalla Polizia in stato di fermo. Il veterinario si era rifiutato di visitare il cane di un privato cittadino. L'Ordine dei veterinari di Palermo ha scritto al Questore chiedendo tutela dai comportamenti di alcuni agenti. Il collega Francesco Francaviglia, Veterinario Dirigente Responsabile del Servizio Veterinario presso il canile municipale di Palermo," si è correttamente e legittimamente rifiutato di visitare, peraltro gratuitamente, il cane di un privato cittadino". L'Ordine dei medici veterinari di Palermo ha preso posizione sul caso del collega condotto in caserma in stato di fermo il 9 maggio scorso per non aver prestato intervento su un cane di proprietà. L'Ordine ha scritto al Questore chiedendo tutela dai comportamenti di alcuni agenti della polizia.

Un giovane si era presentato al canile chiedendo ripetutamente una visita per l'animale adottato qualche tempo prima perché "vomitava e non riusciva a somministrargli le medicine prescritte". Avvisata la polizia, due volanti conducevano Francaviglia in caserma, per rilasciarlo dopo qualche ora.

"Invano - scrive il Presidente dell'Ordine, Paolo Giambruno- il dr. Francaviglia ha tentato di spiegare agli Agenti delle volanti le ragioni di diritto che gli impedivano di effettuare la prestazione. Il dr. Francaviglia aveva non soltanto il diritto di rifiutare la prestazione, ma ne aveva soprattutto il dovere. Invano ha tentato di spiegare il dr. Francaviglia di svolgere un pubblico servizio, per il quale la legge, oltre che la qualifica di Pubblico Ufficiale, gli assegna anche la qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria".

Al Giornale di Sicilia, Francaviglia racconta: " glia genti mi hanno chiesto di visitare il cane e io ho detto che non era possibile. Il nostro contratto di lavoro vieta di effettuare prestazioni nei confronti dei privati. Avrei commesso un reato. Al mio rifiuto mi sono stati chiesti i documenti. Ho fatto presente di essere un ufficiale di polizia giudiziaria, ho dato loro il mio tesserino, ma non è bastato". Francaviglia ha chiamato i 112, ma "è caduta la linea e a quel punto mi è stato sequestrato il telefonino e sono stato portato in caserma".

Il trattamento riservato al dirigente veterinario ha suscitato la protesta dell'Ordine dei veterinari che ha scritto al Questore di Palermo anche per informarlo che, per gli aspetti penali, "sarà presentata dettagliata denuncia alla Procura della Repubblica". L'Ordine di Palermo ha dato mandato ai propri legali per la difesa presso l'Autorità Giudiziaria della dignità professionale dei propri iscritti".

Allegati
pdf LETTERA AL QUESTORE.pdf
pdf ARTICOLO SUL GIORNALE DI SICILIA.pdf