Grazie al Ministro Sacconi i colleghi abruzzesi possono pensare di ricominciare. Il liberi professionisti entrano nella legislazione del lavoro come beneficiari di strumenti di tutela del reddito, dell'occupazione e dell'economia. Confprofessioni: quegli 800 euro di indennità straordinaria sono la virtuosa conseguenza delle nuove politiche del lavoro.
''Una indennita' speciale di 800 euro in favore dei lavoratori indipendenti, commercianti, artigiani e liberi professionisti che hanno perso il lavoro per effetto del terremoto''. Lo ha confermato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi che a L'Aquila ha incontrato venerdì scorso il presidente della Regione Gianni Chiodi con il quale il ministro ha sottoscritto anche l'accordo per gli ammortizzatori sociali in deroga.
L'indennità speciale di 800 euro in favore anche dei lavoratori autonomi colpiti dal sisma "è la risposta che i professionisti abruzzesi aspettavano e il segno più tangibile del fatto che il diritto e le politiche del lavoro, in Italia, sono cambiate".
E inoltre, "l'accordo per gli ammortizzatori sociali in deroga- giustamente applicato in via prioritaria e agevolata agli studi professionali abruzzesi- è un passaggio storico nell'ordinamento nazionale: per la prima volta la legislazione del lavoro ha ricompreso le libere professioni fra i beneficiari di strumenti di tutela del reddito, dell'occupazione e dell'economia. Senza tutto questo i professionisti abruzzesi sarebbero rimasti soli".
E' il commento di Gaetano Stella Presidente di Confprofessioni, la confederazione delle libere professioni italiane a cui aderisce anche Anmvi, che plaude al Ministro Sacconi e aggiunge: "ci sentiamo partecipi di questo piano di intervento straordinario per l'Abruzzo, -aggiunge Stella- perché è stato grazie al costante confronto con Confprofessioni (dalla firma convinta di Confprofessioni alla riforma dei modelli contrattuali, al riconoscimento degli ammortizzatori sociali in deroga) che il Ministero del Lavoro e i suoi tecnici hanno finalmente risolto l'annosa incertezza giuridica che ha sempre caratterizzato l'orientamento del Legislatore verso i professionisti e gli studi professionali. Ci voleva un approccio non ideologico- dichiara Stella- ma improntato alle più alte conquiste del giuslavorismo per arrivarci".
"Oltre alle case e agli studi -conclude il Presidente di Confprofessioni- è necessario ricostruire la rete dei servizi professionali, oggi profondamente compromessa dal sisma in tutta la Regione, e che è invece vitale per la società: le aree professionali giuridiche, economiche, sanitarie e tecniche sono indispensabili per il ritorno alla normalità di tutti i cittadini".
"Siamo molto soddisfatti di questo annuncio del Ministro Sacconi- aggiunge CarloScotti, Presidente Senior Anmvi e componente della Giunta Esecutiva di Confprofessioni- perchè il chiarimento che ha dato nel corso della sua visita all'Aquila risponde a quanto sollecitato da Anmvi e da tutta Confprofessioni: quando si parla di lavoro occorre parlare esplicitamente delle libere professioni e annoverarle esplicitamente nella legislazione del lavoro. E' un passo avanti concreto per i colleghi che hanno bisogno prima di tutto di fondi ed è un passo avanti anche sul fronte giuridico e del diritto del lavoro. Adesso vogliamo che siano i professionisti abruzzesi a vedersi affidare il compito di ricostruire la normalità e che non si faccia più ricorso al volontariato gratuito. Con questo non intendo dire che non si debba continuare con le sottoscrizioni da veterinari per veterinari".