Con l'ordinanza depositata il 5 marzo e notificata oggi alle parti, il Tribunale ha rigettato la domanda di sospensione dell'esecuzione della delibera impugnata, chiesta dai legali dell'Anmvi. In attesa della sentenza, i legali dell'Associazione puntualizzano che questa ordinanza "non dice l'ultima parola sull'esito della causa".
Il Tar di Milano si è pronunciato sul ricorso proposto da Anmvi e da alcuni veterinari libero professionisti contro la delibera della Regione Lombardia "Linee di indirizzo in ordine all'esercizio della libera professione intramuraria da parte dei medici veterinari".
Con l'ordinanza depositata il 5 marzo e notificata oggi alle parti, il Tribunale ha rigettato la domanda di sospensione dell'esecuzione della delibera impugnata, chiesta dai legali dell'Anmvi. Il Tar di Milano ha così deciso, ritenendo che "la contestuale causa in decisione, cui seguirà nei termini di legge il deposito della sentenza definitiva in giudizio, escluda in radice il pregiudizio irreparabile costituente condizione necessaria dell'azione cautelare".
In attesa della sentenza, i legali dell'Associazione puntualizzano che questa ordinanza "non dice l'ultima parola sull'esito della causa". L'ordinanza del 5 marzo, prevedibile nei contenuti rispetto all'iter giuridico della causa, conclude infatti per un rigetto che i legali dell'Anmvi considerano "tecnico". Si attende, pertanto, la decisione che dovrebbe essere adottata dal TAR in un periodo non superiore ai 30-40 giorni.