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RILANCIO IPPICA, AUDIZIONE ANMVI E SIVE

RILANCIO IPPICA, AUDIZIONE ANMVI E SIVE
Agli stati generali dell'ippica sono state convocate oggi ANMVI e SIVE. Audizione anche per l'associazione dei veterinari dell'Unire. Unanime la richiesta di rilanciare il settore valorizzando il contributo della veterinaria. Gli stati generali dell'ippica proseguono oggi con le audizioni di ANMVI e SIVE. Convocate dal ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, le associazioni rispondono alle domande del tavolo ministeriale sulle proposte di rilancio dell'ippica. In audizione oggi anche l'ANVU, l'associazione che riunisce i veterinari dell'Unire.

Per le tre sigle veterinarie l'ippica deve ripartire da un'operazione di riqualificazione organizzativa e di immagine, alla quale la professione medico veterinaria può dare in grosso contributo.

La recente crisi che ha fermato il trotto e il galoppo per molte settimane non ha lasciato indifferenti i medici veterinari. Nella relazione depositata dal Presidente ANMVI, Sandro Barbacini, e da Paola Gulden per la SIVE, è scritto che "la riorganizzazione del settore ippico italiano dovrà valorizzare al proprio interno tutte le sue componenti e tutte le professionalità che possono concorrere al suo rilancio. Fra queste, andrà assegnato un ruolo di rilievo alla professione medico veterinaria che è presente lungo tutta la filiera sportiva, dall'allevamento all'ippodromo, dall'allenamento alla gara".

Per il ruolo centrale che i medici veterinari rivestono nel settore, è fondamentale che si investa in assistenza medico-veterinaria, garantendo accordi congrui e adeguati al livello della professionalità prestata.


Il riassetto del sistema dovrà quindi basarsi su una relazione strutturata e non occasionale con la professione medico veterinaria, assegnando a quest'ultima una posizione strategica per la salute e il benessere del cavallo atleta e, di rimando, per il successo nelle competizioni. La salvaguardia del patrimonio equino si fonda infatti sul controllo delle malattie (epidemio-sorveglianza, prevenzione delle malattie diffusibili) e sull'impiego di terapie farmacologiche adeguate e consapevoli. Sono recenti le emergenze sanitarie (anemia infettiva equina e west nile disease) che hanno dimostrato l'importanza di una stretta collaborazione con la professione medico-veterinaria, per l'assistenza nella tutela e nella continuità di un patrimonio genetico che ha raggiunto livelli eccellenti.

Di pari importanza nel rilancio del settore- in considerazione della crescente sensibilità sociale- è la questione del benessere del cavallo da competizione, unita ad un programma di educazione che coinvolga proprietari, allevatori, allenatori, guidatori, fantini, ecc. Il contributo della professione veterinaria risulta evidentemente essenziale.


Fra le criticità segnalate, ANMVI e SIVE hanno indicato il mancato completamento dell' anagrafe equina. L'attribuzione di un'anagrafe sanitaria al Dicastero di via XX Settembre ha destato fin dall'inizio molte perplessità fra i medici veterinari. Oggi la categoria lamenta una insufficiente implementazione dell'anagrafe degli equidi.