Il Ministero sta valutando l'opportunità di procedere all'avvio di un iter legislativo di revisione dell'elenco delle malattie degli equidi soggette a denuncia sulla base delle recenti evidenze scientifiche, e all'eventuale inserimento delle malattie denunciabili ex DPR 243/1994 (Regolamento di attuazione della direttiva 90/36/CEE) nell'elenco previsto dal DPR 320/1954 (Regolamento di Polizia Veterinaria).
La Direzione ritiene che fra le norme citate e i relativi elenchi di malattie degli animali non vi sia alcuna antinomia, anzi appaiano complementari. Pertanto, l'idea di una possibile sostituzione e/o sovrapposizione tra i due elenchi "non sembra condivisibile".
E ancora: "neppure appaiono determinanti le argomentazioni relative alla maggiore corposità e onerosità dell'elenco contenuto nella normativa nazionale rispetto a quello vigente negli altri Stati membri, in quanto di fatto, posto a salvaguardia della tutela della salute umana ed animale, interesse primario rispetto alle diverse considerazioni di carattere economico". La norma comunitaria inoltre, "non impone alcun obbligo (suscettibile di essere disatteso) a carico degli Stati membri ma riconosce soltanto la facoltà allo Stato che intenda adottare un programma facoltativo e/o obbligatorio di lotta contro una malattia di sottoporlo al preventivo esame della Commissione".
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