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L’IPPOTERAPIA SIA RICONOSCIUTA E A CARICO DEL SSN

L’IPPOTERAPIA SIA RICONOSCIUTA E A CARICO DEL SSN
Una interrogazione parlamentare ai ministeri della salute e delle politiche agricole chiede il riconoscimento in Italia della riabilitazione equestre tra le terapie complementari. "Sono maturi i tempi perché queste terapie possano, interamente o parzialmente, passare a carico del SSN".

I Deputati Bratti, Brandolini e Benamati hanno presentato una interrogazione parlamentare al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali chiedendo "quali iniziative intenda adottare per favorire lo sviluppo e il riconoscimento in Italia della riabilitazione equestre e dell'ippoterapia tra le terapie complementari".

Gli interroganti chiedono anche al Ministro "se non ritenga siano maturi i tempi affinché i costi relativi a tali terapie possano, interamente o parzialmente, passare a carico del SSN, sgravando così di un costo non indifferente le molte famiglie e i genitori di minori disabili che vi ricorrono abitualmente".

L'atto parlamentare prende le mosse da un progetto riguardante un centro di riabilitazione equestre per disabili, che per iniziativa di un gruppo di docenti universitari di medicina veterinaria dovrebbe sorgere nel comune di Rubano (Padova), bloccato da anni per la contrarietà al progetto da parte dello stesso comune. Eppure, la legge 104/1992 (legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate), fanno notare i parlamentari, andrebbe applicata anche a un centro in cui viene praticata una forma di terapia di riconosciuta validità scientifica come la riabilitazione equestre.

Per disciplinare la riabilitazione equestre sono state depositate proposte di legge sia alla Camera che al Senato nel corso di questa legislatura. L'unica ad avver avviato l'iter è quella del Sen Tomassini (Ddl 58), insieme ad altri due progetti concorrenti, mentre alla Camera la proposta dell'On Brugger (Pdl 50)è ferma in commissione affari sociali.