Troppo potere gestionale al direttore generale delle aziende sanitarie, occorre garantire la trasparenza e la partecipazione al governo aziendale. Cinque progetti di legge propongono la modifica decreto legislativo 502/92. La Commissione Affari Sociali procede ad audizioni informali. Giovedì sarà ascoltata l'ANMVI.
Per la riorganizzazione del Servizio sanitario nazionale, la Commissione Affari Sociali ha incaricato un comitato ristretto di procedere ad un ciclo di audizioni informali. Sulle cinque proposte di legge (C. 799 Angela Napoli, C. 1552 Di Virgilio e Palumbo C. 977 -ter Livia Turco, C. 278 Farina Coscioni e C. 1942 Mura) all'esame della Commissione, giovedì prossimo sarà ascoltata l'ANMVI.
Evitando abusi e indebite intromissioni politiche e partitiche, i deputati ravvisano la necessità di interventi legislativi per mitigare l'attuale potere del direttore generale e coinvolgere maggiormente i medici e gli altri dirigenti sanitari nel governo delle attivita` cliniche e nelle scelte strategiche delle aziende sanitarie. Si vuole inoltre assicurare maggiore trasparenza ed equita` nel sistema di acquisizione delle risorse professionali sanitarie (selezioni) e nella valutazione dei dirigenti sanitari (verifiche).
Le proposte di legge unificate dettagliano alcuni aspetti della riorganizzazione, dalla formazione continua al risk management al pensionamento. Nel confermare l'attuale limite massimo di eta` per il collocamento a riposo del personale della dirigenza sanitaria del Servizio sanitario nazionale al compimento del sessantasettesimo anno di eta`, si prevede che il dirigente abbia facolta` di permanere, su sua richiesta, fino al compimento del settantesimo anno di eta`.